Sugli obiettivi dell'Ucraina per gli Europei: "Passare il girone, credo che sia un’impresa alla nostra portata, poi si vedrà. Siamo la squadra più giovane del torneo, ma abbiamo chance. E abbiamo grandi motivazioni, giochiamo per un popolo che non molla mai".
Su come si trova a fare il Presidente della Federcalcio del suo Paese: "Sto imparando un mestiere nuovo. Mi interessa creare un sistema, monitoriamo i nostri giovani dappertutto. Serve uno staff attento a tutto. La cosa che mi rende più orgoglioso è la crescita di tutte le squadre anche a livello giovanile. Adesso molti dei nostri ragazzi giocano fuori dall’Ucraina, condizione che li ha fatti crescere".
Su quanto hanno aiutato, in Ucraina, i tecnici stranieri arrivati da Mircea Lucescu in poi: "Molto. Per noi è stato un beneficio. Poi il grande miglioramento è stato fatto quando tanti dei nostri sono andati a giocare all’estero. Anche se quando si tratta di affrontare campionati complicati come quello italiano bisogna andarci cauti, soprattutto se si è molto giovani".
Sul suo ottimo impatto con il Milan nel 1999: "Avevo già alle spalle un po’ di risultati, avevo segnato gol al Real Madrid e al Barcellona e avevo alle spalle una grande società".
Sul ricordo dei compagni che aveva al Milan: "Il più simpatico in spogliatoio era Demetrio Albertini e quello invece un po' più serio Jaap Stam. Come permaloso vi dico Pippo Inzaghi, aveva anche un istinto del gol incredibile. Il più attento al look era Billy Costacurta e Ronaldinho era il più tecnico e festaiolo di tutti quanti. Paolo Maldini il più bravo a colpire di testa, Ricardo Kaká invece era fortissimo nel dribbling. Serginho il più veloce e Gennaro Gattuso, beh facile, quello con più grinta. L'ultimo ad uscire e il primo ad arrivare a Milanello? Io".
Su Paulo Fonseca, ex allenatore dello Shakhtar Donetsk, prossimo allenatore del Milan: "Non so se sia ufficiale oppure no, posso dire che Paulo in Ucraina ha lavorato bene e ha lasciato un segno. E’ una persona competente e perbene. Una persona seria. Poi non so che piani abbia il Milan e quali siano i suoi. Ne parleranno, presumo".
Sulla priorità di mercato del Milan che è il grande attaccante: "Mi pare logico dopo l’addio di Olivier Giroud. Giroud, una prima punta vera, ha fatto cose favolose anche al Milan. Sostituirlo non sarà facile. Senza di lui servirà un’altra punta vera, in grado di garantire 16-17 gol. Il problema della squadra negli ultimi tempi è stato quello degli attaccanti che segnano poco".
Su Romelu Lukaku, che piace al nuovo Napoli, come scelta giusta per il Milan: "Conosciamo le caratteristiche di Lukaku. Come ho detto, dipende da come intende giocare l’allenatore".
Sui giocatori ucraini che consiglierebbe: "Tantissimi. Viktor Tsyngakov, Mychajlo Mudryk, Artem Dovbyk".
Sulle favorite di Shevchenko per gli Europei: "Inghilterra, Francia, Spagna, Italia, che ha tante variazioni, Germania. Ma anche Belgio, Croazia e Austria, molto solida, sono buone squadre. L'Ucraina? Pensiamo a passare il girone e poi andiamo per gradi". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Riscatto De Ketelaere, la posizione dei rossoneri >>>
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