"C'erano anche Beppe Favalli, Paolo Maldini, Alessandro Nesta e il mio amico Donato. David aveva trascorso molti anni giocando per i Red Devils ed era rimasto un grande fan. Noi giocatori del Milan e compagni ci siamo schierati con lui sul divano. Gli inglesi hanno vinto 2-0, e diciamo solo che alcuni membri del gruppo sono corsi per due volte alle finestre del mio soggiorno gridando 'goal!'. La casa era in via Ravizza, vicino a San Siro. Una sera io, Beckham, Favalli e Nesta giocavamo una partita a calcio nel giardinetto. Ogni tanto la palla finiva nel prato del mio vicino, dall'altra parte del muro. Quando è successo, abbiamo gridato "palla" come si fa da bambini, ma nessuno ha risposto.
"Fortunatamente avevamo alcuni rinforzi. Non stavamo proprio zitti e forse ci sono sfuggiti uno o due strilli. Ad un certo punto suonò il campanello. Ci siamo guardati negli occhi pensando 'Giusto, forse qualcuno è arrabbiato per il rumore che facciamo ed è venuto a dircelo'. Come previsto, quando abbiamo aperto la porta, il mio vicino era lì. Con quattro palloni tra le braccia. Sembrava un giocoliere e non sembrava molto contento. 'Scusate ragazzi, questi sono vostri?'. 'Sì, Paolo...'. Il mio vicino di casa era Paolo Maldini. Scoppiamo a ridere. Avevamo appena trovato un nuovo partecipante per il nostro gioco improvvisato. 'Mi piacerebbe giocare in difesa, se possibile...'." LEGGI ANCHE: Camarda è storia! E i social reagiscono al record del giovane del Milan
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