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Milan, Stam: “Leao, Reijnders e lo Scudetto: vi dico tutto”

Emiliano Guadagnoli Redattore 
Jaap Stam, ha giocato con la maglia del Milan due stagioni. L'ex difensore rossonero ha parlato a 'La Gazzetta dello Sport'. Le sue parole

Jaap Stam, ha giocato con la maglia del Milan due stagioni sfiorando la Champions 2004-05. L'ex difensore rossonero ha rilasciato una lunga intervista a 'La Gazzetta dello Sport'. Per l'olandese la rimonta Scudetto del Diavolo è possibile. Ecco i motivi e il parere di Stam sul Milan attuale.

Su Real Madrid-Milan

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«Il Milan sta crescendo e lo sviluppo del progetto sta andando molto bene. In Serie A non è ancora in cima alla classifica, ma avrà la possibilità di avvicinarsi alle prime posizioni: sono stati giocati solo tre mesi e restano ancora tante giornate».

Si può sognare lo Scudetto?

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«Sì, perché anche le altre lasceranno punti per strada. Nell’arco di un campionato prima o poi succede da tutti».

Sui risultati altalenanti

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«Non bisogna essere preoccupati o delusi. Questa squadra migliorerà e mostrerà tutte le sue qualità. Quando si cambia allenatore bisogna essere pazienti, ma i giocatori in grado di fare la differenza il Milan li ha».

Su Leao

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«A Madrid è stato decisivo e ha confermato di avere doti fuori dal comune».

Su Reijnders

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«Reijnders è un grande giocatore e da olandese sono felice lo stia dimostrando. Nell’estate 2023, quando ha lasciato l’Az Alkmaar, speravo che andasse all’Ajax: sarebbe stato il calciatore perfetto per quel sistema di gioco, ma al Milan è cresciuto e capisco la sua scelta. È andato in un club fantastico, che ha scritto la storia. Tijjani sa fare tutto: è bravo nel lanciare, nel portare la palla e nell’uscire dal pressing, ma sa anche arrivare alla conclusione. Non dico che sia già uno dei migliori centrocampisti al mondo, ma lo diventerà perché sono convinto che non abbiamo ancora visto tutto il suo potenziale. Il Milan fa bene a tenerselo stretto perché probabilmente i top club della Premier League lo staranno già seguendo».


Il ricordo di Stam

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«Ho grandi ricordi della mia esperienza a Milano ed è stato fantastico, anzi un onore, giocare con campioni eccezionali in una società che aveva una dirigenza composta da veri leader. Il presidente Berlusconi era una persona importante e uomo molto piacevole. Lo ricordo ancora con affetto. Con lui i rossoneri sono sempre stati al top in Europa, dove meritavano di essere e dove meritano di tornare. Dopo lo United, il Milan è la squadra del mio cuore, anche se ho bei ricordi pure della Lazio».

Cosa manca al Milan per raggiungere l'Inter?

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«Tempo per lavorare perché il gap non è enorme. Per vincere la Champions, invece, serviranno altri acquisti di qualità». LEGGI ANCHE: Milan, Camarda titolare. Tra Fonseca, Morata e... Tifosi impazziti sui social