Su come sta al Milan: "Io non credo proprio che Noah sia felice di essere una riserva. Anzi ne sono convinto al cento per cento. Ho conosciuto tanti calciatori professionisti e posso dire che nessuno è contento di rimanere fuori. Ma Noah che deve fare? Può solo accettarlo. Tocca a lui dimostrare di che pasta è fatto quando entra in campo. Ma attenzione: accettare qualcosa non significa che ti piaccia… c’è una bella differenza. Meglio chiederlo a lui se sia meglio rimanere o andar via".
Sulle potenzialità di Okafor: "Lui è capace di fare tra i 10-15 gol solo in Serie A. Ma a patto che le cose funzionino a livello di squadra. È troppo prematuro per chiamarlo ‘ciliegina sulla torta’ ma con il potenziale che ha può diventare un giocatore fondamentale per il Milan, uno che fa la differenza. Un passo alla volta ma lui a questo deve puntare. L’importante è accrescere continuamente il minutaggio e far gol e poi il resto verrà da se. Ha tutto per fare il titolare anche al Milan ma tutto dipenderà dal livello delle sue prestazioni". LEGGI ANCHE: Cardinale, non dimenticare le promesse fatte. Milan, sul mercato serve questo >>>
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