“Ora mi sento bene: sono tornato al Millwall in estate dopo sei mesi di prestito per sentirmi protagonista. I tifosi sono incredibili, il loro amore è stato un fattore decisivo nella mia scelta. Cantano con tutta la voce che hanno: è una delle atmosfere più belle d’Inghilterra”.
L’entusiasmo per una nuova sfida ma il dispiacere nel lasciare una famiglia:“Il Tottenham resterà per sempre la mia prima casa e avrà un posto speciale nel mio cuore. Avevo già maturato la decisione di partire e cercare continuità, ma il giorno dell’addio è stato comunque difficile”. E infatti ora continuo a seguirli, tifo per i miei ex compagni e so che prima o poi torneranno in una finale e la vinceranno, se lo meritano”.
Da ragazzino del vivaio a titolare in prima squadra- l’11 gennaio 2020: “È stata l’emozione più grande della mia carriera: non avevo mai giocato in Premier League e Mourinho mi ha dato fiducia dal primo minuto contro il Liverpool. Un match intenso e importante. Non abbiamo vinto, ma è stato speciale: marcavo Mané, l’avversario più difficile della mia carriera insieme a Adama. E già in pre-season, con Pochettino in panchina, avevo fatto il pieno di adrenalina: alla prima tournée della mia vita ho giocato contro il Real Madrid, il Manchester United e Juventus di Cristiano Ronaldo”.
Il suo idolo CR7:“Da bambino era lui il mio idolo, sono cresciuto tifando Manchester United”. Mi incantava per i dribbling e i gol”. Oggi è rimasto il suo modello “per l’attenzione maniacale a ogni dettaglio nella cura del corpo”. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Rispunta l’ipotesi Cardoso: ecco quanto costa >>>
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