"Fino all'anno scorso il Milan giocava un bel calcio. Per ora quel Milan non si vede"
—Sulla proprietà statunitense del Milan e il paragone con il passato: "Ci sono nuove realtà alle quali bisogna abituarsi. Le proprietà di un tempo non ci sono più. Chi come me ha 60 anni, fa un po' fatica ad accettarlo".
Sul Milan di Stefano Pioli e il paragone con quello di Fonseca: "Fino all'anno scorso il Milan giocava un gran bel calcio. I quattro anni con Pioli sono stati positivi: quando il Milan giocava bene, era un piacere vederlo. Per ora quel Milan non si vede. Credo sia giusto che Fonseca non faccia sconti, è dovere dell'allenatore però recuperare certi giocatori, anche se attraverso esclusioni che fanno rumore. Con Rafael Leão è riuscita la cosa, con Theo Hernández stiamo a vedere".
Sul maggiore colpevole del disastro rossonero: "Non c'è solo un colpevole se le cose vanno così. Quello di Fonseca è stato un inizio travagliato, ci sono state situazioni strane, in cui si è assunto responsabilità forti. Abbiamo sentito poco la voce della società". LEGGI ANCHE: Milan, critica feroce di Salvini a RedBird: “Non c’è rispetto per la nostra storia” >>>
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