Sul ruolo dei social in questa battaglia: "Fanno la differenza. Tutti hanno un telefono e possono scrivere ciò che vogliono. Noi siamo sotto ai riflettori e, dopo una partita, spesso la gente dimentica che siamo umani anche noi. Quando sentiamo una cosa, ci fa male. I social sono buoni eh, ma possono essere anche una cosa che va contro l’essere umano”.
Sulla reazione agli insulti razzisti a Maignan? “Io ero infortunato per Udinese-Milan. Ero alla tv e non ho capito subito cosa è successo, ma mi ha fatto piacere che tutta la squadra era assieme a Mike, anche la società, i social … Quelle cose lì sono un momento, che però fa tutta la differenza del mondo. Dopo quello che è successo, a me fa ancora più piacere far parte di questo Club”.
Sul periodo che arriva per il Milan: "Siamo pronti, come ha detto Pobega".
Sull'incontro di oggi: "Bello incontrare i ragazzi. Noi vogliamo essere aperti, parlare con voi, perché è una cosa molto bella".
Ti ha mai bloccato il problema razzismo? “Per me no. Certamente ho visto qualcosa sui miei social, ma per me non lo è mai stato. Però io so bene che esiste e che c’è un problema. Mi fa incazzare”. LEGGI ANCHE: Derby Milan-Inter, Filippo Galli lancia un messaggio a Pioli. Anche in vista Europa League >>>
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