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Sandro Tonali (centrocampista AC Milan), qui durante Milan-Fiorentina 2-1 (Serie A 2022-2023) | News (Getty Images)
Oggi è il compleanno del Milan numero 123 e quindi non poteva che essere Sandro Tonali, il più milanista di tutti, a rilasciare alcune dichiarazioni. Il classe 2000, ai microfoni di Milan TV, ha toccato tanti argomenti: dal suo rapporto con i colori rossoneri fino agli obiettivi. Ecco tutte le sue parole.
Le sensazioni alla ripresa: "Positive, ci ritroviamo tutti dopo tanto tempo. Alcuni erano in Nazionale, altri arriveranno. Siamo felici di ritrovarci tutti e riprendere insieme la seconda parte di stagione".
Che effetto fa questa pausa: "Insolita, ma dobbiamo essere pronti a tutto. Ci mette alla prova il fatto di aver fatto tre mesi con partite ogni tre giorni, poi una pausa così lunga e ora la seconda parte. Ma dobbiamo essere pronti a tutto".
Come ha sfruttato i giorni di vacanza: "La cosa più importante era il riposo e il recupero. L'abbiamo fatto al meglio, ora dobbiamo tornare in campo e ripartire con la testa più libera della prima parte. Giocare senza pensieri".
Come ha vissuto il Mondiale e se ha sentito i compagni: "Alcuni sì, come Rafael Leao o Kjaer e i francesi, ma anche con De Ketelaere abbiamo parlato. Ci hanno raccontato il clima e che tipo di Mondiale è. Ci fa piacere per i due francesi in ballo e gli auguriamo il meglio".
Sull'assenza dell'Italia e come ripartire: "Fa male per la seconda volta di fila non poter giocare un Mondiale, soprattutto quest'anno, dopo aver vinto l'Europeo, non qualificarsi non è stato bello. Non dobbiamo abbassare la testa, ma dobbiamo ripartire. C'è un Europeo da giocare e siamo una squadra forte".
Se c'è stata una persona che gli è stata vicino nei momenti più difficili: "Ce ne sono tante, dalla mia famiglia e la mia ragazza, fino a tante persone dal lato calcistico che ti stanno vicino. Si sono affezionate e ti aiutano dando consigli per superare i momenti no".
Se il percorso di Dubai ricorda il suo e quello del Milan nella crescita: "Sì, abbiamo fatto grandi passi avanti. Siamo partiti dalle basi, poi mettendo mattoncino su mattoncino abbiamo vinto uno Scudetto come quello dell'anno scorso. Siamo una squadra forte, di livello, che può combattere in ogni partita. Il nostro campionato dell'anno scorso ci ricorda il nostro percorso".
Come regge le pressioni e che vittoria è stata: "Difficile spiegarlo, però sia i momenti belli che quelli brutti vanno vissuti con l'emozione. Sei al Milan e devi dare tanto. Sia nei momenti no che quando le cose vanno bene come l'anno scorso. Il livello deve essere alto e tutti pretendono tanto. Non c'è una partita in cui si può abbassare il livello e l'attenzione. Siamo il Milan e dobbiamo dare il massimo con un livello più alto del solito. Ci siamo abituati a giocare da giocatori del Milan e dobbiamo farlo sempre".
Come alimenta il rapporto con i tifosi: "Giocare per il Milan ti da la sensazione di dover fare tanto. Non basta vincere una partita e sedersi. Ogni settimana anche il Mister tiene molto ai piccoli particolari. Ce lo trasmette ed è fondamentale. Abbiamo un buonissimo rapporto e ci dice che dobbiamo dimostrare ciò che abbiamo".
Su Pioli: "Penso sia una persona umile, una brava persona, d'aiuto per tutti oltre che per me. Per me in particolare perché ha saputo allenarmi. Sono arrivato in un momento un po' così, ma mi ha capito subito. Mi parlava sempre, mi parla ancora. Penso sia stato fondamentale nel mio percorso e lo ringrazio ancora. Penso sia il nostro aiutante prima che allenatore. Ti parla ogni giorno, a me in particolare. Ti aiuta in ogni aspetto, dentro e fuori. Una bravissima persona".
Cosa significa essere leader: "Qui al Milan ne abbiamo parecchia. Dal più leader di tutti che è Ibrahimovic, come se fosse un altro allenatore. Ha più esperienza di noi tutti messi insieme. Ci ha aiutato finora e può aiutarci ancora. Lui e Kjaer hanno giocato tanti campionati e hanno vinto. Sanno cosa vuol dire vincere e confermarsi. Sono loro che possono trascinarci".
Sui giovani nuovi: "Siamo un gruppo giovane, è semplice per i nuovi integrarsi. Siamo aperti e disposti a tutto per i compagni, questo ha fatto la differenza lo scorso anno".
Cosa sogna tra qualche anno: "Spero di fare tante altre presenze con questa maglia, di vincere e di indossare il più possibile questa maglia".
Un messaggio per il compleanno del Milan: "Chi ha giocato per il Milan sa cosa vuol dire indossare questa maglia. L'anno scorso, un paio di mesi dopo aver vinto lo Scudetto, abbiamo capito cosa vuol dire vincere col Milan, prima non avevamo realizzato. È un orgoglio indossarla".
Cosa si aspetta dal 2023: "Bello avere così tante partite, bello giocare così tanto. Sappiamo cosa vuol dire giocare ogni tre giorni. Siamo prontissimi e questa preparazione ci servirà per iniziare il nostro percorso finale. Ci aspettiamo tante cose, ma la prima cosa è di vincere. Però pensiamo partita per partita".
Intanto Tonali si sbilancia sul proprio futuro >>>
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