Sulla prestazione in Nazionale: "Mi ha ricordato il giocatore che abbiam visto durante l’anno in cui il Milan ha vinto lo scudetto. All’epoca era ingiocabile, nessuno riusciva a stargli dietro. Oltre alle sua classiche scorribande sulla fascia, era in grado di segnare molti gol, alcuni anche abbastanza pesanti. Durante Polonia Portogallo mi ha ricordato quel giocatore. Dribblava tutti, surfava, come piace dire a lui".
Sulla nazionale e sulle critche: "Formalmente il 2-0 contro la Polonia lo ha segnato Ronaldo, ma il gol è di Leao, il numero 10 del Milan salta mezza difesa e lascia partire un destro che colpisce il palo. La palla torna sui piedi di Ronaldo che non può sbagliare. Ma il merito di Rafael resta. A mio avviso c’è una narrazione eccessivamente critica in Italia per quanto riguarda Leao. Quando il Milan gioca male, lui spesso viene indicato come unico responsabile, anche quando palesemente non è il peggiore in campo".
Su Federico Dimarco: "L'Italia ha in rosa un calciatore che obiettivamente fa un altro sport quando tocca il pallone, ovvero Federico Dimarco: mette dei palloni che vede solo lui. È peggio di Calhanoglu, fa cose che non esistono. Beckham? Pare brutto, ma le traiettorie che fa fare al pallone sono di quel livello lì. A Parma apprezzavo il suo sinistro, ma non avrei mai pensato che sarebbe diventato questa roba qua: è una specie di arma impropria ed è quasi sconveniente averlo in campo, non si può avere uno con quel piede lì". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - Idea van Bommel? Le sue parole sul futuro fanno sognare >>>
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