Sulla sua passione: "Passare del tempo con lui è come stare con Belen. Lui vive per quello, è malato. Vi assicuro che pensa costantemente, anche quando dorme, al calcio. Una sera eravamo a cena con il suo staff on un bel ristorante. Lui però sembrava assente, immerso nei suoi pensieri. Dopo un po’ riprese la parola e iniziò a spostare posate e bicchieri come pedine di una lavagna tattica".
Un aneddoto sull'anno a Foggia: "Ci capitava spesso quell’anno a Foggia, di incontrare squadre che volevano salvarsi e che rispondevano al nostro giro palla semplicemente aspettandoci. Così proposi al mister di ‘provocare’ questo tipo di avversari, sfidandoli. Volevo stare fermo, con la palla sotto la suola, per far sì che la loro pressione fosse maggiore, così da trovare poi spazi alle spalle".
Su come migliora i calciatori che allena: "Secondo me è impressionante vedere come ha trasformato alcuni calciatori. Prendete Dunk ad esempio. Uno che era abituato solo a difendere e spesso a calciare lontano il pallone. Oggi è uno dei difensori con più tocchi e passaggi della Premier League ed è stato addirittura convocato in nazionale inglese. Queste cose fanno capire la grandezza di Roberto". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Fofana nel mirino: ma attenzione alla concorrenza>>>
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