Sul paragone con Haaland: "Forse è la coda di cavallo ( ride ). Non mi piace paragonare i giocatori tra loro perché ognuno intraprende il proprio viaggio e scrive la propria storia. Ho avuto la mia era, ho giocato a modo mio. Adesso ha la sua epoca e gioca a modo suo. Quindi non può esserci un “nuovo Zlatan”. Ho fatto il mio dovere, ma ormai ho superato la data di scadenza. Erling Haaland è un grande giocatore e fa un lavoro fantastico".
Sul trasferimento in Germania durante la sua carriera: "Il calcio in Germania è eccezionale. Adoro gli stadi lì perché sono sempre esauriti. Giocare per un club come il Bayern Monaco sicuramente non sarebbe stato male, proprio per la storia e i giocatori del club. Per me il Bayern è uno dei cinque club più grandi del mondo. Ammiro molto il calcio tedesco e la nazionale. (…) Non potevano permetterselo ( ride ). Ma no, a dire il vero non c’è mai stata la possibilità di trasferirsi lì. Sarebbe stato sicuramente bello, ma il destino aveva altri piani per me". LEGGI ANCHE: Milan, Leao così può svoltare davvero: i segnali parlano chiaro
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