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Zola incorona Loftus-Cheek: “Vero top-player. Gli è mancata una cosa”

Ruben Loftus-Cheek AC Milan Milan-Rennes 3-0 Europa League 2023-2024
Gianfranco Zola ha parlato in una lunga intervista a 'La Gazzetta dello Sport' del centrocampista del Milan Loftus-Cheek. Il parere
Emiliano Guadagnoli Redattore 

Agosto 2023. Gianfranco Zola fa il suo pronostico: «Loftus-Cheek può diventare il miglior giocatore della Serie A». Oggi Zola è vice-presidente vicario della Serie C Now. L'ex calciatore e allenatore ha parlato in una lunga intervista a 'La Gazzetta dello Sport' del centrocampista del Milan. Ecco il suo parere.

«Loftus-Cheek vi sorprenderà» disse in estate. Ecco la risposta oggi di Zola: «Perché è un grandissimo giocatore e se trova continuità proteggendosi dagli infortuni è un vero top-player. Uno di quelli che permettono di fare un salto di qualità enorme: rompe gli equilibri, salta l’uomo, fisicamente fortissimo».

Sul Loftus-Cheek al Chelsea: «Confrontarsi con un campionato diverso arricchisce sempre, parlo per esperienza personale. Mettersi alla prova in un altro paese ti migliora e vale anche per lui. Oggi è ancora più completo».

Sul ruolo di Loftus-Cheek: «Nasce esterno offensivo, destra o sinistra. Si è adattato a interno e poi è stato uno dei due centrali in mezzo. Con questa disponibilità ha potuto aggiungere alle sue caratteristiche l’abilità in fase difensiva. Resta però più efficace se schierato nella metà campo avversaria, più da mezzala che da trequartista. Un po’ più largo si sente a suo agio. Pioli è un bravissimo allenatore, sa bene dove collocarlo per renderlo sempre più incisivo».

Su quanti gol può fare: «Può tranquillamente arrivare in doppia cifra: è sempre pericoloso, efficace in contropiede, decisivo negli inserimenti. In area fa valere la sua fisicità».

Sugli infortuni: «Sì, ha grandi doti ma gli è mancata continuità. Se mantiene questa costanza inciderà sempre di più nel rendimento della squadra».

Su se può migliorare: «Potrebbe allenare di più il tiro da fuori. Con una potenza come la sua può arrivare più spesso alla conclusione dalla distanza. Aggiungerebbe anche questi gol al repertorio: oggi segna di più con incursioni, liberandosi con il dribbling o facendo leva sulla solita fisicità. Il tiro da fuori però è un gesto tecnico di base, può fare meglio».

Sul paragone con Milinkovic-Savic: «Ci sta tutto. Milinkovic resta più forte di testa, va a colpire con più convinzione. Ma Ruben ha un altro passo, è ancora più veloce e dinamico».

Sulla tecnica: «Non credevo che un giocatore di quella stazza potesse essere tanto abile nel palleggio. Con Sarri proponevamo allenamenti in spazi ristretti e uno-due rapidi. Pensavo Ruben andasse in difficoltà e invece era bravissimo. Anche Maurizio rimase subito colpito». LEGGI ANCHE: Monza-Milan, probabili formazioni. Pioli pensa al turnover pesante?

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