È stata superata qualche visione diversa all'interno del Milan? "Come sapete io non vivo quotidianamente il Milan, non vivo una narrativa e non c'è ai miei occhi una situazione dinamica. Per me è una situazione statica. Io non so dire cos'è successo prima e chi fosse delegato a riflettere sull'allenatore, la posizione di Furlani... La cosa che so è più semplice, voi dite: dopo Conte, il secondo nome che arriva è quello di Ibra. Io la porrei al contrario: Ibra è la fonte dell'accordo con Conte. Prima arriva Ibra. Se questo sì è tale e sarà tale che il primo luglio Conte è il nuovo allenatore del Milan, sappiate che il fautore è Zlatan Ibrahimovic. Non è che qualcuno ha chiamato Conte e poi gli hanno passato la cornetta. Lui si è preso carico di andare frontalmente a convincerlo. Tutto il resto non lo conosco".
Sarebbe una scelta azzeccata? "Il Conte del Tottenham è stata una parentesi, fermo restando che l'ha preso 11° e l'ha portato 4° in corsa. A San Siro la parte 2 l'avete vista, lui secondo me aveva già staccato e se stacca non ottiene risultati. Rimane un allenatore che dà garanzie assolute come bontà, qualità e convinzione del
suo lavoro. Da quel che ho raccolto, lui è molto molto carico".
Ha già buttato un occhio alla rosa? "So anche che si parla già di giocatori, con un'analisi condivisa con
Ibrahimovic". LEGGI ANCHE: Mercato Milan - Attaccante: tentato l'affondo per Broja, ma ... >>>
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