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L'intervista di Vincenzo Montella (ex allenatore AC Milan) a 'La Gazzetta dello Sport' | Milan News (Getty Images)
Vincenzo Montella, allenatore dell'Adana Demirspor attualmente capolista della Süper Lig turca pari merito con il Galatasaray, ha rilasciato un'intervista in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Queste le sue dichiarazioni.
Su chi afferma che i tecnici incidono poco e che contano solo i giocatori: "Non sono d'accordo. È ovvio che il valore dei giocatori, in campo e nei comportamenti, ti può permettere di arrivare in alto e magari di vincere, ma il tecnico è importante, altrimenti non si capirebbe cosa stia lì a fare. Organizzazione, gioco, idee, mentalità, atteggiamento, regole, tattica, studio degli avversari, coesione nello spogliatoio ... Un allenatore ha tanti compiti, che nel calcio di oggi necessitano di una dedizione piena, totale. Ma affinché possa incidere è fondamentale che la sua visione e quella del club vadano di pari passo. Altrimenti cominciano i problemi".
Sull'aver rilanciato la sua carriera in Turchia: "Sono soddisfatto di quanto fatto fino ad ora, motivatissimo e convinto che possiamo ancora crescere molto".
Sull'affrontare il Galatasaray da primo in classifica: "Da allenatore non faccio previsioni, lavoro per migliorare ogni giorno i miei uomini e per trovare soluzioni che spero risultino vincenti. Sappiamo che ci sono formazioni più attrezzate della nostra, ma questo non ci limita, semmai ci stimola a fare ancora meglio»".
Sull'addio di Mario Balotelli dopo un litigio avuto con lui: "Cose che accadono. Avevamo e abbiamo ancora un bel rapporto. Mario ha dato il suo contributo di gol e giocate lo scorso anno e noi gli abbiamo dato una bella mano per tornare in forma e ottenere un'altra convocazione in Nazionale. Ma ora desiderava avvicinarsi a casa. L'offerta del Sion ha soddisfatto sia lui sia il club e ci siamo salutati. Gli auguro di togliersi tante soddisfazioni".
Sui movimenti dell'Adana Demirspor nel mercato estivo: "Ho chiesto uomini adatti al nostro gioco, senza inseguire nomi famosi. Servono giocatori motivati e che sappiano calarsi in questo campionato".
Sulle differenze tra Süper Lig e Serie A: "Ogni Paese ha le sue abitudini e tradizioni, anche calcistiche. E bisogna conoscerle. Ma chi ritiene quello turco un campionato facile, sbaglia. Qui non si viene a svernare. Gli stadi sono nuovi e sempre pieni, il clima è caldo e se si perde ... Qui non si scherza. Ne sa qualcosa la Fiorentina dopo il 3-0 contro il Başakşehir".
Sul Galatasaray dei grandi colpi di mercato: "Ha fatto grandi colpi ma anche altre squadre hanno speso molto e sono di livello. Il campionato è stimolante. Dries Mertens si è calato subito molto bene nel gioco, Mauro Icardi ha esordito. Spero che non abbiano già trovato il giusto feeling. C'è attesa per questa gara. Si respira grande entusiasmo, che non deve diventare euforia. Ma al di là del risultato mi interessa dimostrare che possiamo giocarcela con le migliori".
Sul perché ha scelto di rimanere all'Adana Demirspor nonostante avesse altre offerte: "Perché ho preso un impegno e iniziato un lavoro che voglio proseguire. Il Presidente ha grandi ambizioni. C'è un bel progetto".
Sul calcio che propone in Turchia: "Il modulo è il 4-2-3-1, segniamo molto, anche se dobbiamo migliorare nell'equilibrio. Stiamo giocando senza centravanti, i nostri giocatori più offensivi sono gli esterni, bravi anche tra le linee, e sfruttiamo molto gli inserimenti. Ma durante una stagione si può cambiare. Bisogna essere duttili e sfruttare tutte le risorse".
Sui contatti con Andrea Pirlo, allenatore del Fatih Karagümrük: "Sì, abbiamo allenato una settimana le nostre squadre ad Istanbul: loro perché non avevano il centro sportivo e noi per questioni climatiche. Ci siamo visti e ci sentiamo. Andrea si sta ambientando in fretta. Farà bene".
Sulla classifica della Serie A italiana: "Non immaginavo Juve e Inter potessero avere questi problemi ma c'è tempo per recuperare, perché le rose sono ricche. E il Mondiale a metà stagione potrebbe riservare molte sorprese".
Su chi gli piace di più: "Il Milan è solido e collaudato, ma il Napoli gioca benissimo: Luciano Spalletti geniale come sempre. L'Atalanta darà fastidio a tutti".
Sulla Roma: "Mi diverte molto. Mou ha creato un entusiasmo che ricorda quello dello scudetto del 2001. Quando a Roma si respira quell'aria può succedere di tutto. Sono curioso di vedere i progressi della Lazio , mentre sta deludendo la Fiorentina rispetto allo scorso anno quando aveva entusiasmato. Tra le medio piccole, complimenti all'Udinese e all'Empoli".
Sull'eventuale nostalgia per la Serie A: "Non è nostalgia, solo grande interesse professionale". Milan, assalto dalla Premier League per Leao: le ultime news >>>
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