Ruud Krol, ex difensore del Napoli, ha parlato della sconfitta dei partenopei contro il Milan. Ecco le sue parole al Corriere dello Sport.
INTERVISTE
Napoli-Milan, Krol: “Gara maledetta. Ci sono stati troppo errori”
Su Napoli-Milan: "Che certe partite nate storte non riesci a raddrizzarle neanche volendolo. Che è stato un episodio, terribile per l’entità del risultato, ma che nulla è cambiato, assolutamente. È chiaro che adesso a qualcuno possa sembrare tutto nero, sono gli effetti distorti di una gara maledetta".
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Se può diventare un peso: "Io non ho perso neanche un grammo di fiducia in Spalletti e nei suoi giocatori. Ne ho viste troppe per non ricordare il calcio che hanno regalato dall’inizio dell’anno a domenica sera. Contro il Milan c’è stata una concentrazione di errori da una parte ed una serie di illuminanti intuizioni dall’altra. Ma restano, in sostanza, solo 90 minuti, nulla rispetto alle precedenti 27 sfide di campionato in cui il Napoli ha distrutto la concorrenza. C'è un vantaggio gigantesco che resta rassicurante. Poi, tra una settimana, quando arriverà la Champions, nessuno si soffermerà su questo episodio, neanche chi l'ha vinta. Chi va in campo è consapevole che si possano verificare incidenti di percorso anche così evidenti. E Spalletti sa come intervenire. Parliamo di professionisti che con queste situazioni ci convivono da sempre, sono allenati pure alle sconfitte più dolorose. Questa è una squadra c he ha valori caratteriali, che non s’illude nei momenti più esaltanti, come dimostra il succes so di Torino, prima della sosta: avevano già un vantaggio clamoroso, non hanno mollato".
Su come si supera una sconfitta del genere: "Senza farsi travolgere da preoccupazioni che non avverto: è la terza sconfitta in campionato, è impossibile sognare di vincerle tutte. C’è subito un’altra partita, poi un’altra ancora".
Sulla sfida in Champions: "In Champions cambia la musica, non valgono le distanze del campionato ma neanche lo 0-4 di domenica sera. Ognuno porta con sé le proprie conoscenze, le strategie. È differente anche il pronostico: forse prima della gara dell’altro ieri, si poteva sospettare che le percentuali fossero 60% Napoli e 40% il Milan. Ma forse. Adesso sono alla pari".
Sulla causa del crollo del Napoli: "Ho il sospetto che qualcuno fosse stanco, che le nazionali abbiano un po’ spento calciatori che non si sono mai risparmiati. La sosta non significa riposare, anzi rappresenta un carico di lavoro in più, sei costretto a viaggiare, hai due gare a distanza di pochissimo tempo. È persino normale che sia successo".
Sulla tattica e la tecnica: "Il Milan era reduce da un paio di mesi strani, in cui non riusciva ad essere se stesso; ha ritrovato organizzazione e motivazioni. Ha dimostrato che il titolo dell’anno scorso è stato meritato. Il Napoli ovviamente qualcosa ha sbagliato, sui gol ci sono chiari errori difensivi. Ma è passata. Lo scudetto è suo, non l’ha assolutamente compromesso". Un Rafael Leao da rinnovo: ecco la formula del Milan
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