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NAPOLI-MILAN

Napoli-Milan, Virdis: “Non è gara scudetto. Leao non si eclissa più”

Renato Panno

Pietro Paolo Virdis, ex attaccante rossonero, ha analizzato Napoli-Milan, gara valida per la 28^ giornata di Serie A. Le dichiarazioni

Pietro Paolo Virdis, ex attaccante rossonero, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di 'Tuttosport' per analizzare Napoli-Milan, gara valida per la 28^ giornata di Serie A. Innanzitutto un piccolo riferimento alla sua doppietta contro i partenopei che si rivelò decisiva per la conquista dello scudetto nella stagione 1987-1988: "Fu fantastico, il coronamento di un’annata importante. Per una rincorsa che poteva sembrare insperata, ma che invece andò a buon fine".

Cosa vi spinse a non mollare mai? "Arrivammo a quell’appuntamento dopo essere stati per parecchio tempo dietro in classifica. I nostri avversari viaggiavano abbastanza bene, ma riuscimmo ad avvicinarsi e poi, nello scontro diretto, avemmo la meglio. Sacchi aveva mandato un suo uomo fidato a vedere gli allenamenti dei partenopei. Ci infuse certezze, era sicuro che avrebbero perso in forza e in condizione. Lo stimolo era quello di continuare a crederci, sino alla fine".

Come vede la sfida di domani sera? "Non credo si possa parlare ancora di gara scudetto, mancano ancora diverse partite. Certamente sarà un confronto importante, pieno di fascino, ma non decisivo. In questa stagione, finalmente, ci sono tre squadre che si contendono il titolo. E non esiste quindi un solo dominatore del campionato: la competizione è sempre bella per il tifoso. Prevedo un match intenso, equilibrato, tirato, da tripla. Mi auguro pieno di occasioni da gol. È difficile prevedere bene cosa accadrà, anche perché sia da una parte che dall’altra ci sono giocatori in grado di essere determinanti".

Come Osimhen e Leao: "Diamine, mi piacciono moltissimo tutti e due! Il rossonero è cresciuto in modo esponenziale: non è più quel calciatore dei cinque minuti che poi si eclissa. L’attaccante nigeriano ha mostrato grandi capacità, ma non dimentichiamoci che il Napoli ha anche un’ulteriore grande freccia al suo arco: quel Mertens pronto a subentrare e a cambiare le sorti di qualsiasi gara".

Lei è un grande intenditore di enologia. A quali vini assocerebbe quindi Osimhen e Leao? "La punta degli azzurri è un bell’aglianico, un vino campano pregiato, dato che ha mantenuto le attese. Leao è partito come un vinello leggero, frizzante, di quelli che ogni tanto ti dando delle soddisfazioni e oggi è diventato un ottimo barbera".

Le piacciono Spalletti e Pioli? "Hanno dimostrato negli anni di avere capacità, dimostrando di poter gestire con equilibrio situazioni complicate. Come sempre nelle difficoltà ci si tempra. Entrambi hanno le competenze per decidere la gara attraverso i propri giocatori, lo scacchiere durante Napoli-Milan potrebbe cambiare i vari interpreti".

Difficilmente ci sarà Ibra: "Ha avuto momenti stupendi, peccato per gli infortuni. Nonostante l’età, dovesse rientrare in condizione, può sempre essere decisivo".

Dall’attacco, alla difesa. Anche i reparti arretrati potrebbero essere fondamentali: "Il Milan, nonostante l’assenza di Kjaer, ha tenuto botta. E in Serie A la difesa è sempre molto importante. Si parte sempre da lì e i risultati sono dalla parte dei campani. Sono però convinto che la partita verrà decisa da piccoli episodi, da qualche giocatore di centrocampo e attacco di una delle due squadre pronto per fare la differenza".

A prescindere dal risultato finale quindi, il campionato si deciderà nelle ultime giornate? "Me lo auguro per la bellezza della competizione. Significherebbe interisti, milanisti e napoletani pronti a guardare con passione sino alla fine le partite della propria squadra del cuore".

La Juventus non può rientrare nella lotta al titolo? "È un po’ lontana, non credo riesca a recuperare, anche se il calcio ci riserva sempre qualche sorpresa".

Chiudiamo riprendendo il discorso di prima, quali vini sarebbero le tre squadre rivali per il titolo? "Il Milan un qualcosa che non conosci, ma che sorprende. Mi viene da pensare al timorasso, semplicemente fantastico. L’Inter, essendo campione in carica, è un sassella, un nebbiolo. Il Napoli è come Osimhen, un aglianico, che però diventerebbe riserva in caso di scudetto, per un’annata semplicemente fantastica". Il sostituto di Ibrahimovic può arrivare gratis dal Liverpool: le ultime sul mercato del Milan

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