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Nocerino: “Milan, ricordati del 2013. Pioli come Allegri e Kessie va blindato”

Antonio Nocerino con il Milan nella stagione 2011-2012 (credits: GETTY Images)

Antonio Nocerino ha parlato di diversi temi che riguardano il Milan. Dalla conquista della Champions League alla somiglianza Pioli-Allegri

Renato Panno

Antonio Nocerino ha parlato di diversi temi che riguardano il Milan. Dalla conquista della Champions League alla somiglianza Pioli-Allegri, passando per il futuro di Franck Kessie. Ecco le dichiarazioni di Nocerino ai microfoni di 'Gazzetta.it'

Sulle analogie con Siena-Milan del 2013: "La prima cosa che mi viene in mente è ovviamente il valore della partita. Eravamo consapevoli che per andare in Champions avremmo dovuto vincere. E posso dire che eravamo anche molto, ma molto determinati. In partite come queste la testa vale più di qualsiasi altra cosa. E anche stavolta la testa farà tantissimo.

Sulle somiglianze tra Allegri e Pioli nel gestire le pressioni: "Sì, è vero, li vedo simili in questo. Io seguo il Milan sempre, ho seguito anche tante conferenze di Pioli, magari quando la squadra aveva perso. Lui non si è mai scomposto, ha sempre cercato di dare serenità e tranquillità all’ambiente. In questo si somigliano. Allegri gestiva quelle situazioni in modo incredibile, è una cosa che aiuta tutti e che può essere la carta vincente. Anche perché i giocatori sono lo specchio dell’allenatore. Non ho dubbi sul fatto che Pioli stia facendo bene, ha dimostrato tutto il suo valore e spero con tutto il cuore che possa raggiungere l’obiettivo.

Su Kessie: "E' corretto blindarlo, ma le cose bisogna farle in due. Franck sta facendo un’annata incredibile, ma allargando il discorso occorre sottolineare che il Milan ha preso anche giocatori che arrivavano da annate molto meno incredibili. Li ha aiutati, coccolati, fatti crescere e giocare. Nel calcio non esiste la riconoscenza, ma il giocatore a queste cose dovrebbe pensarci. Certo, se arrivo da una stagione di alto livello penso all’oggi. Ma dovrei pensare anche a quando hanno puntato su di me e le cose non mi andavano così bene. Vorrei anche ricordare che alcuni giocatori stanno discutendo un rinnovo di contratto col Milan. Esatto: il Milan. E dovrebbero esserne onorati. Il Milan non è un club di passaggio per un calciatore, un trampolino. Ma un punto di arrivo". Ecco la nostra intervista esclusiva ad Asmir Begovic: l'ex portiere del Milan ha parlato del futuro di Donnarumma e non solo

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