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Nuovo Stadio Milan, l’esperto va contro il club: e annuncia una mossa …

Nuovo Stadio Milan San Donato Milanese 8 aprile 2024 PianetaMilan.it
L'esperto in materia ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al Nuovo Stadio del Milan, annunciando una mossa contro l'edificazione
Fabio Barera Redattore 

Giorgio Bianchini, membro della WWF Martesana Sud Milano ed esperto in materia, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dell'agenzia 'AGI', annunciando di fatto una mossa che verrà fatta contro l'edificazione del Nuovo Stadio del Milan. Ecco, dunque, le sue parole.

Nuovo Stadio Milan, l'esperto mette i bastoni tra le ruote: ecco cos'ha intenzione di fare ...

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"È una zona umida, cioè uno stagno in cui c’è acqua non corrente di profondità non molto elevata, lunga 700 metri per 40 di larghezza. Ed è sede di una grande biodiversità di cui ci prendiamo cura da tempo. Abbiamo trovato uccelli acquatici come la nitticora, l’airone grigio, i germani, le gallinelle d’acqua, la folaga, la poiana. Ci sono anche volpi e ricci ed è circondata da zone boscate. Ci sono poche aree con queste caratteristiche in ambito metropolitano".


"Seguiamo l’area da quando è diventata edificabile, cioè dagli anni Novanta, e abbiamo sempre presentato le nostre osservazioni sui piani edificatori che sono stati presentati. Ci fu anche un interessamento dell’Inter una decina di anni fa. Preoccupati da quanto riportati dei media, abbiamo mandato una diffida alla società chiedendo l’intervento della Prefettura per bloccare i lavori sulla base della perizia di un professionista agronomo. La Prefettura ci ha risposto di non avere competenza in tema".

Nuovo Stadio, Bianchini: "Lunedì presenteremo una richiesta in Comune e in Regione"

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"Lunedì presenteremo agli organi competenti, tra i quali Comune e Regione, la richiesta di riconoscere l’area come zona boschiva ai sensi di una legge del 2004 e passibile di ‘vincolo forestale’ come stabilito da una legge regionale del 2008 e poi da un decreto legge. Se non dovessero rispondere, siamo pronti a rivolgerci ai giudici".

"In ogni caso non si potrebbe costruire tout court. Ma si dovrebbero mettere in campo delle azioni, anche di compensazione ambientale, per mitigare i danni all’ambiente. Ma noi vogliamo salvare l’area: tutto lo spazio è recintato ma la zona umida è di proprietà del Consorzio Canale Navigabile Milano-Cremona-Po e non si capisce a che titolo sia stata recintata". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Tomori via? Ibrahimovic pesca il sostituto dal Barcellona >>>

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