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Oddo: “Crisi Milan? Non drammatizzerei così. Leao può fare molto di più”

Oddo: 'Crisi Milan? Non drammatizzerei così. Leao può fare molto di più' (getty images)
Massimo Oddo, ex terzino rossonero, ha rilasciato delle dichiarazioni sul 'momento no' del Milan e sulla prossima sfida contro la Lazio

Enrico Ianuario

Intervistato da 'Tuttosport', Massimo Oddo ha parlato di Lazio-Milan, partita in programma martedì sera e valevole per la 19^ giornata della Serie A. Queste le sue dichiarazioni sulle sue due ex squadre.

Se ha il cuore diviso a metà: "Lazio e Milan sono le squadre in cui ho giocato di più. La Lazio mi ha portato nel grande calcio. Ho giocato nella grande Lazio, quella di Nesta, Stam, Mihajlovic. Ma anche di Simeone, Stankovic, Crespo. Una squadra fortissima. Con quella maglia ho vinto da capitano la prima Coppa Italia. Il Milan mi ha dato la possibilità di vincere praticamente tutto".

Se la Lazio è favorita: "Sicuramente a livello emotivo la Lazio ci arriva meglio del Milan".

Su che Milan ha vinto in Supercoppa: "Ho visto un'Inter più convinta in campo, un'Inter più squadra del Milan, con più voglia di vincere".

Sulla crisi del Milan: "Io non drammatizzerei così tutto quanto. E' normale che ci sia un momento di flessione. C'è stato un Mondiale dove Theo e Giroud sono arrivati in fondo. Questo momento non esaltante coincide con due-tre risultati negativi, con un trofeo che il Milan non è riuscito ad alzare e tutto è un po' più complicato. Io credo che il Milan abbia la possibilità di proseguire il suo cammino che è stato straordinario, oltre le più rosee aspettative".

Se è un processo esagerato: "Facile puntare il dito oggi. Il Milan ha sposato un progetto giovani. Quando vinci lo scudetto si alza l'asticella e ci si aspetta sempre qualcosa di più. Ma mettere in discussione il progetto Milan, i suoi dirigenti, l'allenatore e i giocatori è un errore grande, da non commettere. Non è facile aumentare il livello del Milan, rafforzare la squadra anche nel contesto che vive il calcio italiano".

Se bisogna dare fiducia al progetto: "Prima esaltiamo Maldini, Pioli e i giocatori. Facciamo le canzoni e poi buttiamo via tutti dopo qualche risultato no? Ma non scherziamo. Bisogna stare calmi, lavorare ed essere consapevoli che questi momenti possono esserci. Bisogna credere in quello che si fa e il Milan e Maldini hanno sempre creduto fortemente in questo progetto, in questo allenatore e in questi giocatori. da quando c'è Paolo il Milan ha preso anche Ibrahimovic, Giroud gente che può far crescere i piccoli campioni. E così ha vinto".

Su Leao: "Io credo che Leao abbia il potenziale per fare molto, ma moto, molto di più di quello che sta facendo. E' un giocatore che può davvero ambire a diventare uno dei primi al mondo. Ma i giocatori che vincono il Pallone d'Oro o arrivano sempre nelle prime posizioni sono quelli che hanno talento nei piedi ma anche una grande forza mentale. Sono lì, sempre sul pezzo, non mollano mai. Affinché un talento diventi un campione c'è bisogno di un processo mentale diverso".

Sul Milan che rischia di perdere Leao: "E' normale che se arriva un grande club di Premier League un pensiero ce lo possa fare, ma questo dipende anche dai progetti del Milan. E questi li conosce Leao attraverso quello che gli dice la dirigenza".

Su cosa gli piace di Sarri e Pioli: "Di Pioli mi piace la comunicazione, il modo in cui fa stare in campo le squadre, il modo in cui le fa esprimere. Ha un'identità ben precisa come le squadre di Sarri. Un allenatore che se assecondato riesce a esprimere al meglio le sue idee di calcio".

Sull'esperienza di Sarri alla Juventus: "Un po' per la squadra che aveva, un po' perché gli allenatori come Sarri devono essere un tutt'uno con il proprio club. Se scegli Sarri devi essere con lui contro tutto e tutti. Un po' come fece Berlusconi con Sacchi. Da lì il Milan diventò il Milan di Sacchi".

Sull'assenza di Immobile: "Peserà tanto. Tanto perché fa un gol una domenica e l'altra pure. E' un giocatore importante anche dal punto di vista della leadership per i propri compagni. E' il capitano e la sua spinta potrebbe mancare anche se non è la prima volta che lui non c'è..."

Su chi farà volare la Lazio: "Dico Luis Alberto. E' un giocatore che fa girare la squadra. Se gira lui, gira tutta la Lazio".

Su chi farà volare il Milan: "Dico Leao. Se è sul pezzo, ha voglia e convinto è dura fermarlo".

Su cosa succede se vince il Milan: "Che si rilancia. Batte una delle concorrenti, una squadra forte e magari torna a credere nei propri mezzi. E la Lazio continuerà ad essere una squadra a cui manca il cambio di passo. Una vittoria col Milan sarebbe un grande passo in avanti".

Su cosa succede se vince la Lazio: "La Lazio prende grande consapevolezza dei propri mezzi e diventa una bella mina vagante. Per il Milan diventerebbe invece una situazione psicologica ancora più difficile". Milan, ufficiale: Randy Levine entra nel Cda rossonero.

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