Uno dei gol più iconici delle ultime decadi per il Milan è stato senza dubbio il coast to coast di Kakà in Champions League contro il Celtic. Tanti ex compagni di squadra del brasiliano e che erano in campo con lui in quell'occasione ricordano con piacere la fantastica rete.
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Milan, Oddo: “Kakà era pazzesco, Theo ha grandi qualità tecniche”
Anche Massimo Oddo, ex difensore del Milan, era sul rettangolo verde dello Stadio San Siro per giocare quel match contro il Celtic e ha potuto godere dello spettacolo inscenato da Kakà. A diversi anni di distanza, torna a parlarne il campione del mondo nel 2006, che in una lunga intervista concessa ai microfoni di Milan TV dà spazio anche ad un parere personale su Theo Hernandez. Di seguito le sue parole.
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Milan, le parole di Massimo Oddo
—Su Kakà: "In quel momento non era ancora esploso, prima di giocare quella Champions League. Era un grandissimo calciatore, si sapeva, ma ancora non aveva fatto vedere grandissime cose: le fece quell'anno. Ma tutti quanti sostenevano che era un giocatore pazzesco, formidabile, poi lo confermò sul campo".
"Era un giocatore sicuramente tecnico, ma aveva uno strapotere fisico pazzesco. Mi ricordo quando facevamo le ripetute da 6-7 minuti, lui arrivava con facilità un minuto e mezzo prima degli altri. E questo strapotere fisico lo dimostrò nei gol: c'era gente che si attaccava alla maglia e non riusciva a prenderlo, gente che si scontrava l'uno con l'altro".
"Oltre alle qualità tecniche, la differenza vera la faceva questa strapotenza fisica. Era una squadra fantastica, fortissima, ma quell'anno Kakà non dico che vinse da solo la Champions League, ma quasi".
Su Theo Hernandez: "Quando riesce a partire palla al piede, se riesce ad arrivare dall'altra parte ti fa veramente male. Nell'ultimo decennio due sono stati i ruoli che hanno cambiato completamente il modo di giocare, hanno avuto maggiore evoluzione: il portiere e il terzino".
"Ci si è resi conto che il terzino gioca nella zona di campo più facile da attaccare. Quando si preparano le partite, la prima cosa che dice l'allenatore è: "Quando la palla è centrale stiamo lì, appena si sposta a destra o sinistra andiamo in pressione". Si è cercato di trovare nuove soluzioni.
"La nuova soluzione è quella di non renderlo statico, ma di farlo muovere per non farsi venire a prendere. Ovvio che devi avere le qualità tecniche per poter andare a giocare in mezzo al campo: Theo sicuramente le ha e questa è una forza in più". Ex Milan, Kakà e Galliani insieme in Qatar: "Gratitudine e affetto".
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