Sulla struttura di Openda:"Nel mio primo anno in Italia, a Cagliari, ho segnato solo sette gol. Dovevo capire il campionato italiano, i movimenti, il diverso tipo di atteggiamento e le nuove disposizioni tattiche. Ero un 'dribblomane', mi sono dovuto limitare in favore del gioco di squadra. E’ una sfida con te stesso, Openda mi sembra cattivo a sufficienza per vincerla. I giocatori belgi, per indole, sono piuttosto freddi. Ha già giocato e segnato anche con la nazionale, conosce i grandi palcoscenici internazionali. E vale anche guardando la questione dall’altra inquadratura: se il Milan, che resta uno dei club più importanti al mondo, lo ha messo in cima alla sua lista significa che ha tutte le doti per emergere anche in Serie A. E allenandosi con altri campioni potrà completarsi". LEGGI ANCHE: Milan, Maldini punta un ex rossonero per la fascia destra >>>
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