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L'intervista a Giuseppe Pancaro su Lazio-Milan di Serie A a 'Tuttosport' | AC Milan News
Giuseppe Pancaro, ex terzino di Lazio e Milan ed oggi allenatore, ha parlato in esclusiva ai microfoni di 'Tuttosport' oggi in edicola. Queste le sue dichiarazioni integrali.
Pancaro su chi tiferà tra Lazio e Milan: "Il mio cuore pende di più verso i biancocelesti dato che a Roma ho trascorso sei anni splendidi, ma non voglio far torto a nessuno. Che vinca il migliore".
Pancaro su che tipo di partita si aspetta: "È uno scontro diretto per la volata Champions. In una partita più importante per la Lazio che per il Milan, visto il distacco in classifica dei biancocelesti, che se mirano a raggiungere certe posizioni non possono più sbagliare".
Pancaro sull'assenza di Zlatan Ibrahimović: "Il Milan dovrà sopperire all'assenza di Zlatan con una prova di squadra, sapendo di non poter contare su un colpo del campione svedese. Il Milan attuale ha bisogno di Ibrahimovic, è un giocatore che sposta gli equilibri: difficile prescindere da uno così. Restano comunque elementi molto validi in squadra, vedi Gigio Donnarumma, Franck Kessié e Fikayo Tomori, che è stato un acquisto azzecatissimo".
Pancaro sul giocatore della Lazio che apprezza di più: "Ciro Immobile, un attaccante che segna sempre".
Pancaro su Lazio e Milan che meritano la Champions: "Io sono di parte, dico di sì e mi auguro che la raggiungano. Per la stagione condotta sino ad oggi dal Milan sarebbe una bella beffa se non conquistasse un posto tra le prime quattro. La Lazio ha espresso, a tratti, un bel gioco. E, Napoli a parte, aveva dato il via ad una rimonta pregevole".
Pancaro su chi va in Champions League al termine della stagione: "La classifica è corta, può succedere di tutto. Oggettivamente la Lazio è attardata e non può permettersi errori in nessuna delle restanti partite. L'Atalanta, rispetto a Napoli e Juventus, è stata più continua in termini di prestazioni e di risultati. Ogni discorso resta aperto".
Pancaro su Simone Inzaghi come allenatore: "Quando giochi è difficile fare previsioni. Simone era, ed è, un ragazzo intelligente, con grande passione, che gli ha permesso di bruciare le tappe. Il suo percorso alla Lazio è straordinario: la sua è una bella storia. Sono tanti anni che ogni mattina si sveglia e va a Formello. Una sua permanenza in biancoceleste sarebbe un bel segnale per il campionato italiano".
Pancaro su Stefano Pioli: "Vanta grandi meriti per quello che ha fatto al Milan nell'ultimo anno. Ha creato un'empatia tangibile in tutto l'ambiente. Da confermare se va in Champions? Noi allenatori sappiamo che il nostro destino è legato ai risultati. E vale ancora di più se guidi una società blasonata. Poi, fosse per me, meriterebbe a prescindere il rinnovo".
Pancaro su Paolo Maldini: "Sono veramente contento di quello che sta ottenendo. È un uomo con dei valori straordinari, di uno spessore umano incredibile. Il calcio italiano ha bisogno di persone come lui. Maldini sta lavorando benissimo. Il Milan, per scelta di giovani di talento e di prospettiva, è una delle società che ha operato meglio. Già quando giocavamo insieme si capiva che in futuro avrebbe potuto fare bene in qualsiasi ruolo".
Pancaro su un suo erede nella Lazio o nel Milan: "No, ci sono giocatori più forti. Vedi Theo Hernández, che è un interprete straordinario della fascia sinistra e può diventare tra i più forti al mondo. I biancocelesti, ma sulla corsia di destra, possono godere di due ottimi elementi come Adam Marušić ed Andrea Lazzari".
Pancaro su Lazio e Milan competitive per lo Scudetto: "Me lo auguro, sono un grande tifoso delle due squadre. Onestamente non so rispondere adesso. Bisognerà vedere come ne usciranno fuori, le società, da questo momento negativo. Il futuro è un'incognita: difficile fare previsioni".
Pancaro sui ricordi più belli che lo legano a Lazio e Milan: "Alla Lazio la conquista dello Scudetto. Quello è il giorno, sportivamente parlando, più bello della mia vita. Al Milan non c'è una data specifica: aver fatto parte della famiglia rossonera mi rende fiero ed orgoglioso".
Pancaro sui grandi campioni con cui ha giocato: "Alessandro Nesta al primo anno di Lazio non era umano. Poi cito anche Juan Sebastian Veron, uno che faceva 'cantare il pallone'. Per il Milan, scelgo Maldini. Per l'aspetto tecnico, ma anche per tutto quello che ho raccontato pocanzi". In Spagna rilanciano: "Milan, ecco il sostituto di Calhanoglu" >>>
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