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Il vice di Conte apre: “Il Milan può diventare un progetto adatto a noi”

Fabio Barera Redattore 
Il vice di Antonio Conte, tecnico pugliese accostato recentemente al Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul suo futuro e non solo

Christian Stellini, vice di Antonio Conte, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di 'TeleLombardia', parlando anche della volontà del tecnico pugliese, accostato al Milan nonostante a noi non risulti questo interesse (LEGGI QUI LE ULTIME). Ecco, dunque, tutte le sue parole.

Milan-Conte, si può fare? Il suo vice rivela i piani per il futuro ...

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“La voglia di tornare è tanta. L’anno è stato vissuto all’insegna comunque del lavoro, dell’aggiornamento: è stato fatto un grande lavoro in inverno perché Antonio vuole sempre aggiornarsi e migliorarsi. Nella prossima avventura, se ci sarà, ci saranno delle novità tattiche: abbiamo lavorato tanto su questo. Conte vuole portare più imprevedibilità e modernità del gioco”

Si parla tanto del fatto che Conte sia un allenatore difficilmente gestibile... "Se stiamo parlando della difficoltà di gestione questo accomuna tutti gli allenatori importanti come Conte, anche quello che oggi stanno crescendo: non è mai facile creare sinergie tra club e allenatore, perché il club ha sempre esigenze di risultato ed economiche che non collimano sempre con le esigenze dell'allenatore che vogliono vincere tutte le partite. Poi ci sono allenatori che questa cosa la nascondono e altri che la rendono trasparente: Conte è uno trasparente, molto esigente, che però ha ottenuto sempre grandi risultati. E questo è il centro della discussione".

Milan, il vice di Conte: "Ha sempre chiesto progetti, non giocatori"

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Si dice anche che faccia richieste esose sul mercato? "Se io guardo alla carriera di Conte, io vedo un allenatore che ha chiesto progetti ambiziosi, non giocatori. E non necessariamente progetti ambiziosi vuol dire giocatori costosi. L'unico giocatore chiesto espressamente da Conte è stato Lukaku, che poi ha fatto 60 gol all'Inter e ha vinto uno Scudetto: chi non l'avrebbe preso in quel momento? E poi è stato venduto al doppio dei soldi. Anche questo mito è da sfatare: Conte ha sempre preso dei progetti da far crescere, sia in termini sportivi che patrimoniali, e lui il risultato l'ha sempre ottenuto".


Conte vuole solo una squadra pronta per vincere? "Non credo esistono dei limiti. Sono etichette messe e certe volte fanno ridere queste cose su Conte. Conte è come tutti gli altri, non uno che sceglierebbe solo certi tipi di progetto. Ultimamente è uscito di Leao associato all'Inter, che non fu preso ai tempi di Conte, ma andando indietro nel tempo se si prendeva Lukaku non si prendeva Leao. Qual era la scelta migliore in quel momento? In quel momento la scelta migliore era Lukaku, poi di Leao che fosse un prospetto importante lo si sapeva, ma un allenatore sceglie in base alle sue esigenze. È una cosa ridicola aver tirato fuori questa storia".

Conte ha tante etichette difficili da togliere... "Per lui parlano i risultati. Anche in Nazionale ha creato grande gruppo e trovato risultati".

Ma tra Torino e Milano che strada preferireste prendere? "Non lo so... Lui sceglierebbe il progetto. Tutte le grandi squadre come il Milan possono diventare progetti adatti per noi. Non ne abbiamo mai parlato onestamente. Il Milan è una squadra forte, seconda in classifica, con un gap da colmare rispetto all'Inter. Pioli ha mostrato grandi cose. Nella storia di Conte questi gap son stati colmati. Arriva alla Juve e la Juve torna a vincere. Arriva all'Inter e l'Inter torna a vincere".


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