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Milan, Pellegatti spiazza tutti su Massara: poi fa chiarezza su Theo, Zirkzee e Cardinale

Fabio Barera Redattore 
Carlo Pellegatti, noto giornalista e tifoso rossonero, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul Milan, tra mercato e proprietà

Carlo Pellegatti, noto giornalista e tifoso rossonero, ha rilasciato una lunga intervista nel corso di una delle trasmissioni di 'Tv Play', soffermandosi in modo particolare sul Milan, tra mercato e proprietà. Ecco, dunque, le sue parole in merito.

Milan, Pellegatti: "Emerson, pista concreta. Sul mercato seguo Massara"

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Su Emerson Royal e Joshua Zirkzee: "Situazione Zirkzee totalmente ferma, nessuno ne parla più sui giornali. Forse per scelta dell’entourage e del Milan. Pista Rafa Marin da cancellare, anche la pista Tiago Santos appare lontano. E’ vera, invece, la pista Emerson Royal. E’ molto vicino al Milan. Ma il Milan ha detto al Tottenham, ma ora abbiamo la priorità economica per capire quanto sborsare per l’attaccante e capire quanto spendere per gli altri".

Sulla clausola di recompra: "Agli amici rossoneri voglio dire: quando c’è un’occasione di prendere un giocatore in prestito, ricordo quello che mi ha sempre dire Ricky Massara, futuro direttore sportivo del Rennes. Mi diceva che non era un problema se Brahim Diaz stesse due anni al Milan e poi andava al Real. Se è bravo, ci aiuta a vincere. Poi vediamo tra due anni. Quindi su Jimenez, vediamo se è bravo. Non stiamo parlando di Mbappé. Gli scettici sulla recompra, non mi interessano. Seguo Massara".

"Theo Hernandez? Il Milan faccia come con Lautaro Martinez"

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Su Theo Hernandez: "Spero che Theo Hernandez non vada altrove. Posso anche prendere 100 milioni da lui, prendo altri due giocatori da 40, ma non saranno unici come Theo. E’ un giocatore unico, anche se deve essere più continuo. Spero che il Milan si ‘Lauterizzi’, che deriva da Lautaro Martinez, e che aumentino il monte ingaggio. Se c’è da dare 7-8 milioni da Theo, li diano. Se è una questione di soldi. Se non lo è, allora la questione è un’altra. Ai giocatori vanno dati anche grandi compagni per vincere, altrimenti vanno via. Mbappé cercava qualcos’altro. Chiaro che ha preso una montagna di quattrini, ma era già ricchissimo. Quando hai Leao e Theo devi dimostrare loro di avere un grande progetto, altrimenti giusto che vadano via. Sarebbe insopportabile perdere Theo Hernandez. In quel ruolo lì, chiunque si prenda, non vanno a sostituirlo. Sarebbe di certo un downgrade".


Milan, Pellegatti: "Diamo tempo a Cardinale. Vi ricordo che Elliott ..."

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Sulla proprietà: "Hanno detto che il Milan è una proprietà ‘non vincente’. Pur passando da aziendalista, voglio dire che vediamo da qui ad un anno. Ricordiamoci che quando arrivò Elliot si diceva che non volevano vincere, volevano solo far contenti gli investitori. Alla fine hanno il campionato, siamo stati sempre in Champions League, hanno venduto Tonali. Con Cardinale non abbiamo una buona proprietà? Vediamo questa stagione".

Su Marco Borriello: "Chi poteva rompermi le scatole dicendomi di cambiare il soprannome (dice ridendo ndr)? Lui, Marco Borriello. Io lo chiamavo Kiss Kiss Bang Bang, come un film. Borriello era un bel ragazzo. Era Kiss perché era bello. Era Bang Bang perché segnava. Dopo un paio di gol sbagliati mi chiede di cambiare soprannome. Gli andava bene “Jack Sparrow”, il pirata". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Il Newcastle piomba su Tomori: ecco la sua risposta … >>>