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Pioli chiede: “Top11 dei compagni?” Giroud risponde: “Difficile, ma loro…”

Stefano Bressi Redattore 

Pioli, allenatore del Milan, dove gioca ora Giroud, ha chiesto all'attaccante di scegliere gli undici migliori compagni con cui ha giocato.

Iniziativa particolare, ma molto bella di Le Parisien, con Olivier Giroud che ha risposto alle domande di Stefano Pioli e di tutti i propri allenatori del passato. Ecco dunque tutte le sue dichiarazioni e le domande che i suoi allenatori gli hanno rivolto in questa occasione.

Stefano Pioli (Milan, dal luglio 2021): “Se dovessi selezionare una top 11 dei compagni con cui hai giocato?“.

Olivier Giroud: “Mi dai del filo da torcere mister, perché ho giocato con grandissimi giocatori in tutti questi anni. Per questo motivo ho usato tre jolly nelle posizioni di portiere, terzino sinistro e attaccante centrale, non potevo decidere. Dopo un’attenta valutazione, sceglierò quindi una squadra molto offensiva. In fondo, sono un attaccante. Quindi dirò: Lloris o Maignan; Rüdiger, Thiago Silva, Lucas o Theo Hernandez; Kante, Griezmann, Ozil, Hazard; Ribery, Ibrahimovic o Benzema, Mbappe“.

Antonio Conte (Chelsea, 2018): “Sei uno degli attaccanti più completi che ho allenato. Non ti sei sentito qualche volta sottovalutato rispetto ad altri dalla stampa o dall’opinione pubblica?“.

Olivier Giroud: “Innanzitutto voglio ringraziarti mister per avermi classificato tra gli attaccanti più completi che hai dovuto gestire. Sai, questo è una specie di filo conduttore dei miei diciotto anni tra i professionisti. Essere sfidato è il mio destino, ma non importa. Affronto costantemente questa situazione e dimostro la mia legittimità. Questa è la storia della mia carriera, del dover costantemente dimostrare, ancora e ancora. La mia umiltà, la mia educazione e la mia personalità mi hanno aiutato ad utilizzare e nutrirmi di queste critiche per andare avanti anche quando alcuni mi sottovalutano. A volte è pesante, ma faccio il mio lavoro senza farmi altre domande. Alla fine, la risposta migliore, la portiamo in campo. Penso di aver fatto abbastanza bene lì“.


Arsene Wenger (Arsenal, 2012-2018): “La tua carriera ha superato i tuoi sogni d’infanzia?“.

Olivier Giroud: “Dopo la nostra vittoria in Russia, nel 2018, i miei amici d’infanzia, il mio primo club, mi hanno ricordato che nel luglio 1998, a 11 anni, avevo detto loro: ‘Un giorno anch’io sarò campione del mondo’. Molti ragazzi probabilmente fanno questo discorso. Ma loro, lo hanno segnato e l’hanno tenuto in mente in fondo. Quando ho iniziato con il professionismo, il mio Graal era la Ligue 1 e, se possibile, diventare internazionale. Essere campione del mondo e passare alla storia come miglior marcatore nella storia della Nazionale ha superato, lo ammetto, tutti i miei sogni d’infanzia“.