Milan, Ramaccioni su Capello
—«Tosto, duro. Una volta uno dei nostri sbaglia un gol e lui che non sapeva come sfogarsi mi molla un cazzottone alla spalla. Mi ha fatto star male tutta la notte e pensavo: domani faccio le lastre. Poi è passata. Eh, ne abbiamo viste tante, scudetti e anche fagiani. Andavamo a caccia assieme».
Milan, Ramaccioni su Zaccheroni
—«Una persona veramente perbene, un signor tecnico. Eravamo molto legati, abbiamo vinto uno scudetto incredibile. Siamo stati bene con lui».
Milan, Ramaccioni su Berlusconi
—«Guardi, ero direttore sportivo, poi team manager. Berlusconi ha inventato questo ruolo per me. Il mio lavoro era far andar d’accordo tutti, smussare gli angoli, vivevo e condividevo i problemi con allenatori e giocatori. Silvio diceva: bisogna essere concavi o convessi a seconda delle esigenze».
Milan, Ramaccioni su Ancelotti
—«Un mio giocatore e un mio allenatore. Carlo, uno di famiglia. Un amico, un fratello minore. Come altri bravi, bravissimi ragazzi, in campo. Un bacio a Paolo Rossi, il mio caro Pablito a Perugia e al Milan. Io ero Rama e loro i miei cuccioli. Ma vorrei ricordare tutti gli altri tecnici: Galbiati, l’elegante maestro Tabarez, Cesare Maldini, Leonardo, Allegri, Seedorf, Inzaghi e ultimo Mihajlovic. Tutti pesci del mio stagno». LEGGI ANCHE: Milan, Giroud che amore per i tifosi rossoneri! E sulla MLS rivela che...
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