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Milan, Ramaccioni ricorda Sacchi, Capello e non solo. E su Berlusconi…

Emiliano Guadagnoli Redattore 
Silvano Ramaccioni fa parte della storia del Milan. Tra Capello, Sacchi, Ancelotti e non solo. Ecco le sue parole a 'La Gazzetta dello Sport'

Silvano Ramaccioni fa parte della storia del Milan. Direttore sportivo, team manager, ed ex allenatore. Tra Capello, Sacchi, Ancelotti e non solo. Ecco le sue parole a 'La Gazzetta dello Sport'.

Milan, Ramaccioni su Sacchi

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«Splendidi. Ci ha insegnato a giocare in trasferta come in casa. Ogni tanto usciva dalla panca, scattava e lo bloccavo. Arrigo, vieni qui. Siediti».

Milan, Ramaccioni su Capello

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«Tosto, duro. Una volta uno dei nostri sbaglia un gol e lui che non sapeva come sfogarsi mi molla un cazzottone alla spalla. Mi ha fatto star male tutta la notte e pensavo: domani faccio le lastre. Poi è passata. Eh, ne abbiamo viste tante, scudetti e anche fagiani. Andavamo a caccia assieme».

Milan, Ramaccioni su Zaccheroni

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«Una persona veramente perbene, un signor tecnico. Eravamo molto legati, abbiamo vinto uno scudetto incredibile. Siamo stati bene con lui».


Milan, Ramaccioni su Berlusconi

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«Guardi, ero direttore sportivo, poi team manager. Berlusconi ha inventato questo ruolo per me. Il mio lavoro era far andar d’accordo tutti, smussare gli angoli, vivevo e condividevo i problemi con allenatori e giocatori. Silvio diceva: bisogna essere concavi o convessi a seconda delle esigenze».

Milan, Ramaccioni su Ancelotti

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«Un mio giocatore e un mio allenatore. Carlo, uno di famiglia. Un amico, un fratello minore. Come altri bravi, bravissimi ragazzi, in campo. Un bacio a Paolo Rossi, il mio caro Pablito a Perugia e al Milan. Io ero Rama e loro i miei cuccioli. Ma vorrei ricordare tutti gli altri tecnici: Galbiati, l’elegante maestro Tabarez, Cesare Maldini, Leonardo, Allegri, Seedorf, Inzaghi e ultimo Mihajlovic. Tutti pesci del mio stagno». LEGGI ANCHE: Milan, Giroud che amore per i tifosi rossoneri! E sulla MLS rivela che...