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INTERVISTE

Ranocchia: “Pioli ha creato un bel gruppo. Spalletti…”

Anrea Ranocchia su Pioli e Spalletti
L'ex difensore dell'Inter, Andre Ranocchia, ha parlato dei suoi ex allenatori Stefano Pioli e Luciano Spalletti

Emiliano Guadagnoli

Andrea Ranocchia ex difensore dell'Inter, ha parlato di Pioli e Spalletti, allenatori di Milan e Napoli, che hanno entrambi avuto modo di allenare l'ex difensore. Ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport.

Sui ricordi di Pioli e Spalletti: "Per una questione cronologica e di durata del rapporto professionale, con l’attuale tecnico del Milan ho potuto legare meno. Anche perché arrivò all’Inter quando io avevo già la testa al mercato. Tanto che dopo poco andai in prestito all’Hull City, in Premier. Ma gli ho fatto i complimenti per lo scudetto e lui mi ha scritto dopo il mio ritiro. Certo, con Spalletti ci sentiamo più spesso".

Su con chi si faticativa di più: "Bella gara, ci davano dentro tutti e due. Appena arrivato, Pioli quasi ci minacciò, disse che non sapeva come ci preparavamo prima, ma che ci avrebbe “massacrato” fisicamente. Fu di parola. Entrambi sono quasi maniacali nella preparazione della partita e nello studio dell’avversario. Forse Stefano è più metodico nel modo di impostare il lavoro quotidiano, mentre con Luciano si variava un po’ di più il menù".

Su Pioli all'esordio all'Inter: "Il milanista non sembrava assolutamente intimidito dall’ambiente. Aveva le idee chiare a livello calcistico ed era molto sicuro di sé anche nel proporsi".

Sulle differenze che portano in spogliatoio: "Hanno caratteri più simili di quanto possa sembrare. Sono molto diretti e genuini. Da buon toscano, Luciano è più anfitrione, portato alla battuta. Ammaliante con i giocatori come lo si vede in conferenza stampa".

Sul rapporto con gli allenatori: "Quello che conta è il lato umano, se e come ti vengono spiegate le esclusioni. Con Luciano giocai di più anche perché nelle situazioni disperate mi schierava da attaccante...".

Su Spalletti e il tifoso aggredito verbalmente durante il ritiro di Brunico: "L’aggressione andò vicina all’essere anche fisica, per poco non gli dava due schiaffi... (ride, ndr.). E’ stata la prima volta che un allenatore ha preso le mie difese in quel modo. Un episodio che non dimenticherò mai, che mi ha aiutato in un percorso di rinascita che però avevo già intrapreso da solo. Il suo lavoro all’Inter è stato parecchio sottovalutato. Per Spalletti andrei anche in guerra".

Sul lavoro con il Napoli: "Sta facendo un capolavoro, giocano benissimo e si vede che c’è grande compattezza tra tutte le componenti. Tifosi compresi. Ma anche Pioli al Milan ha saputo creare un gruppo molto unito".

Sulle tre sfide tra Milan e Napoli: "Gli azzurri hanno mostrato una superiorità evidente. Sento dire che le altre hanno sprecato tanto, ma il Napoli è uno spettacolo e ha acquisito grande sicurezza. La Champions però è un’altra storia, sapere che se sbagli una partita sei fuori cambia le prospettive. Più che la maggiore tradizione rossonera nelle Coppe, credo sia questo l’elemento che potrà livellare una sfida in cui vedo comunque leggermente favorita la squadra di Spalletti. Sperando che poi ci sia una sfida italiana anche in semifinale. Il 19 aprile torno a Milano per vedere Inter-Benfica". Milan, la firma di Giroud attesa settimana prossima

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