"Non discuto la scelta di mandarmi via, anche se ..."
—Se si riferisce anche alle critiche ricevute: "Erano anni complicati, specialmente dal punto di vista societario. Anche se il Milan è sempre il Milan. E bisogna essere in grado di rispettare il blasone del club. Io credo di aver lasciato un buon ricordo dal punto di vista professionale. Ricevo ancora molti messaggi dai tifosi rossoneri. Soprattutto per il primo anno? Si, io arrivavo dal Real e Kakà mi aveva raccontato quanto fossero speciali Milanello e tutto l’ambiente Milan. Poi Galliani, Maldini, Berlusconi… conservo ricordi unici. Arrivai convinto anche da Kakà, che mi raccontava quanto era stupendo stare lì. Era ancora innamorato del Milan e della sua gente".
Sulle difficoltà del secondo anno: "Io giocavo con i dolori e sentivo il bisogno di fermarmi. L’allenatore scelse di provare Gigio e per me fu quasi una liberazione. Donnarumma era già fortissimo e con lui ho sempre avuto un buon rapporto, anche se a essere sincero a mio avviso fu una decisione un po’ avventata e prematura. In che senso? Non discuto la scelta, ma forse la modalità con cui è avvenuta. Nessuno mi ha preso e mi ha spiegato la situazione. È mancata un po’ chiarezza e un po’ di rispetto".
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—Se è comunque legato ai rossoneri: "Assolutamente si, come dicevo sono stati due anni molto importanti per me. Incomprensioni a parte. Al Milan sono stato benissimo e posso dire che quello di Milano è il miglior derby del mondo, più di Madrid. C’è un’atmosfera incredibile. Io purtroppo non ne ho mai vinto uno (due pareggi e una vittoria nerazzurra, ndr), ma le assicuro che anche solo giocarlo è un qualcosa che ti resta dentro".
Su chi prenderebbe tra Maignan e Courtois: "Prendo il belga senza dubbio. Per me è il più completo in assoluto al mondo. Maignan non lo conoscevo e l’ho apprezzato in rossonero, ma gli manca ancora qualcosa per arrivare al livello dei più grandi d’Europa".
Su chi l’ha impressionato più nel Milan: "Leao, più di tutti. Anche se deve ritrovare continuità e dimostrare a tutti di cosa è capace. L’allenatore è Fonseca e giustamente decide lui, però è dura lasciare fuori uno così forte…". LEGGI ANCHE: Youth League – Real Madrid-Milan: la partita in diretta | LIVE News >>>
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