Anel Zdionica: "L'unica differenza con noi era che Tijjani non beveva birra dopo la partita. Inoltre era pazzo quanto noi. Restava sempre in mensa. Penso che a volte mangiasse anche patatine fritte. Era così magro".
Daniëlle Rijksen: "Penso che Tijjani ed Eliano si siano divertiti così tanto qui perché hanno potuto costruire una vita sociale. Non passavano più ore sull'autobus per Enschede, ma giocavano a calcio dietro l'angolo di casa loro. Cinque minuti in bicicletta ed erano al club. Sono stati cresciuti così. Sempre puliti ed educati, verso i compagni di gioco e gli avversari. Inoltre, non si sono mai irritati quando un compagno di squadra ha fatto qualcosa di sbagliato. Non camminare mai vicino alle tue scarpe perché puoi giocare a calcio meglio di qualcun altro".
"Dagli scaffali dell'ALDI al Milan: vi racconto Reijnders"
—Anel Zdionica: "Ricordo che camminavo per l'ALDI e all'improvviso ho visto Tijjani riempire gli scaffali. Sapevo che lavorava lì, ma a quanto pare lo faceva ancora quando ogni tanto si allenava con la prima squadra del PEC. Era lì? con una scatola in mano nel supermercato, ovviamente con quel grande sorriso sulla faccia."
Daniëlle Rijksen: "All'inizio pensavo fosse irreale che quell'allegro ragazzo del CSV e dell'ALDI ora giocasse per la Nazionale olandese e per il Milan. Quando l'anno scorso fece il suo esordio con la nazionale olandese, eravamo in tanti a guardare la mensa. Adesso sembra quasi normale, ma Tijjani è in campo con Olivier Giroud. Cavolo, rendi tutti orgogliosi. Naturalmente sono orgoglioso anche di te. Ero già tifosa del Milan, soprattutto per Paolo Maldini. E ora ancora di più. Lui mi ha risposto che avrebbe salutato Maldini per me. Non è fantastico? Sì, questo è il nostro Tijjani". LEGGI ANCHE: Milan, tanta attesa per nulla: e la mossa Ibrahimovic è molto astuta ...
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