RIPRESA SERIE A - La ripartenza del calcio in Italia durante questa emergenza coronavirus sarà possibile? La risposta dal professor Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell'Istituto superiore di sanità (ISS).
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Ripresa Serie A solo a determinate condizioni: i dettagli dal Professor Rezza
Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell'Istituto superiore di sanità (ISS), ha parlato della ripresa della Serie A: i dettagli
"Oggi il campionato non può ripartire, ma tra un mese si può ripartire, certamente a porte chiuse con misure rigide e rigorose. Ogni apertura comporta un minimo di rischio: va reso bassissimo questo rischio e andrebbero prese misure molto rigide. Non sta a me decidere - ha riferito ai colleghi di Sky Sport 24 - ma sarà la politica a farlo. La Figc sta già pensando alle istruzioni su misure molto rigorose per ridurre al minimo il rischio per giocatori, addetti ai lavori e per il resto della comunità".
Poi la spiegazione sulla battuta non apprezzata dal portavoce della Lazio Diaconale: "Quella sulla Roma (in conferenza stampa, ndr) era solo una battuta". "Io da romanista, manderei tutto a monte", aveva detto Rezza.
Oggi si è parlato, ancora una volta, del possibile "calendario" per riprendere questa stagione: tornare in campo il 31 maggio per giocare i recuperi, poi dal 4 giugno, partiranno le 12 giornate restanti. Le prime 6 giornate si disputerebbero in 3 orari giornalieri, per 2 volte alla settimana. Mentre le rimanenti 6 giornate, vedranno ridursi le fasce orarie a 2 turni (evitando di giocare alle 15 per via del caldo), aumentando contemporaneamente la spalmatura su 3 giorni. Queste sono solo ipotesi, al momento, ma ci sono numerosi pareri contrari.
Intanto il Milan - a prescindere da come, se e quando si ci sarà la ripresa Serie A in questa stagione - pensa al futuro e guarda al calciomercato: ecco gli obiettivi >>>
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