Roberto Carlos, ex calciatore del Real Madrid, ha parlato di Juventus-Inter, ma ha anche trovato spazio per proporre il paragone tra Lautaro Martinez e Filippo Inzaghi. Queste le dichiarazioni rilasciate a 'La Gazzetta dello Sport'.
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Roberto Carlos: “Lautaro mi ricorda Pippo Inzaghi, vi spiego perché”
Le parole di Roberto Carlos
—Se l’ottavo fosse Inter-Real? "Beh, tiferei Real per ragioni di cuore. Ma in ogni caso sarei contento per l’Inter e, dovesse passare, la tiferei fino alla finale".
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Oggi l’Inter, più che brasiliana, è argentina, soprattutto davanti… "Già, Lautaro è un grande centravanti. Mi ricorda per molte cose il fratello dell’allenatore: Filippo Inzaghi. L’opportunismo nel gol è molto simile. Intere partite nell’ombra e poi in un secondo ti castiga con il guizzo vincente".
Quali altri interisti le piacciono in questa era? "Posso fare i nomi di Barella e Skriniar, già affermati a livello internazionale. Ma sia chiaro: non conta affrontare bene una stagione o una partita, oggi la consacrazione arriva con la continuità e l’affidabilità nel tempo".
Lo sa che sulla sinistra c’è un mancino fatto in casa dall’Inter nato un anno dopo il suo addio? "Dimarco è un talento che si sta affermando. Ma, ripeto, ti rende grande solo la continuità. Vediamo, anzi speriamo, che confermi il buono che sta mostrando".
Roberto Carlos, cosa prova a essere il rimpianto di ogni interista? "Lo ammetto, mi sarebbe piaciuto passare più tempo in Italia e all’Inter, a cui rimango comunque molto legato. D’altra parte, per come è proseguita la mia carriera, penso che in quel momento sia stata una fortuna avere l’opportunità di crescere altrove. Il calcio è dinamico e le cose si muovono spesso velocemente".
Arriva il nostro Superclasico: come finisce Juve-Inter? "Sarà molto tattica: nessuno dei due può sbagliare. L’Inter deve consolidarsi, la Juve recuperare e rilanciarsi nel morale. Per me l’Inter è leggermente favorita".
Per trovare brasiliani in questa sfida bisogna andare a Torino… "Danilo, Alex Sandro, ma pure Bremer hanno le potenzialità per giocare nella Seleçao, anche se da noi la concorrenza è fortissima".
Cosa è per lei un Mondiale senza Italia? "Manca un pezzo. Che l’Italia non partecipi mi dispiace molto. Credo che l’euforia post-Europeo possa avere giocato contro. Ma la vostra Nazionale è una delle più forti al mondo da sempre e saprà come rialzarsi".
Ma alla fine in Qatar chi vince? "Direi più che altro l’unica squadra che non può perderlo: si chiama Brasile….". Milan, Leao non rinnova prima del Mondiale: ecco perché può essere un problema
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