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Rummenigge: "Milan, passare il girone è un traguardo alla portata" | News (getty images)
Intervistato dal 'Corriere dello Sport', Karl Heinze Rummenigge ha rilasciato delle dichiarazioni in vista dell'inizio della Champions League.
Sul Bayern Monaco: "Il Bayern è forte e ha otto attaccanti velocissimi. Credo che nessuno in Europa abbia un reparto con tanti giocatosi così rapidi. E poi è abituato a giocare il group stage: negli ultimi anni ha vinto quasi tutti gli incontri della prima fase".
Se l'Inter ha poche possibilità di battere il Bayern: "Ma no... E’ la prima gara del girone e nessuno vorrà perdere. Mi aspetto un incontro aperto perché anche l’Inter è una bella squadra".
Sul Derby perso dall'Inter: "Purtroppo ho visto. La reazione però poi c’è stata e, se il Milan non avesse avuto Maignan, sarebbe finita 3-3".
Su Lukaku e Lewandowski via da Inter e Bayern: "Inizio da Lukaku, un’operazione molto intelligente da parte del mio amico Beppe (Marotta, ndr): lo ha venduto nel 2021 per 115 milioni e lo ha ripreso in prestito 12 mesi più tardi. Lukaku con l’Inter ha già vinto lo scudetto e farà bene. Lewandowski voleva provare una nuova avventura professionale ed è stato accontentato. Adesso la squadra gioca diversamente e, non avendo più il classico numero 9 da 40-50 gol a stagione, schiera quattro elementi molto rapidi e in grado di far male".
Sul girone dell'Inter: "Senza dubbio. L’Inter non è stata fortunata, ma non lo sono state neppure il Bayern e il Barcellona: dall’urna delle terze hanno pescato la più forte".
Sulla partita tra Inter e Bayern: "Meno “scritta” di quello che potete pensare. Il Bayern alla seconda giornata avrà il Barcellona in casa e non può permettersi di iniziare con una sconfitta. L’Inter ha i mezzi per disputare una sfida intelligente e per fare risultato: non sarà quella vista contro la Lazio e il Milan. In Champions è tutto diverso".
Su chi deve temere il Bayern: "Io ho una predilezione per Lautaro Martinez, un attaccante dai grandi colpi che, ritrovando Lukaku, renderà ancora di più".
Sul suo cuore diviso a metà tra Inter e Bayern: "Ho vissuto un periodo eccezionale in Italia e quella all’Inter è stata un’esperienza fantastica. Al club voglio ancora bene, ma per la mia storia da calciatore e da dirigente il Bayern è stato qualcosa di straordinario e inimitabile. Non faccio un pronostico su domani sera, ma sono convinto che i nerazzurri e i bavaresi passeranno agli ottavi, con il Barcellona terzo nel girone".
Su chi tra le italiane può fare strada in Champions: "Forse la Juventus, che viene da due anni difficili nei quali ha avuto problemi sia in campionato sia in Champions. Dalla Juve adesso tutti si aspettano una stagione migliore, nella quale lotti per vincere lo scudetto e in Europa vada più avanti rispetto agli ottavi".
Se la Juve può riuscirci: "Mi sembra che nella rosa ci sia parecchia qualità: il ritorno di Pogba, gli arrivi di Di Maria, Paredes e Kostic più le altre operazioni concluse hanno rinforzato la squadra".
Sulla difesa della Juve: "La Juve ha preso un centrale del valore di Bremer e De Ligt è andato al Bayern che, fin dall’estate scorsa, cercava un leader per il pacchetto arretrato per sostituire Alaba. De Ligt è partito bene e auguro al Bayern che sia l’uomo giusto".
Sugli obiettivi di Napoli e Milan: "Quello di passare il turno, un traguardo alla portata per entrambe. Il Milan ha un buon girone e una formazione che è stata rinforzata rispetto allo scorso anno. Il Napoli ha perso un elemento del valore di Koulibaly, oltre a Insigne, Mertens e Fabian, ma mi sembra che i nuovi si siano integrati bene".
Sullo scudetto vinto dal Milan: "L’Inter ha attraversato un periodo, tra febbraio e marzo, in cui ha pareggiato tanto: sarebbero bastate una o due vittorie in più per cambiare volto alla classifica e allo sprint finale. Il Milan ha conquistato il titolo un po’ a sorpresa, ma dopo trentotto giornate non vinci per caso: il tricolore se lo è meritato e Pioli è stato bravissimo".
Se sarà ancora testa a testa tra Milan e Inter: "Prima di tutto mi fa piacere che Inter e Milan siano tornate in cima al calcio italiano: per anni, quando la Juventus dominava, il campionato era meno interessante. Mi aspetto una Serie A imprevedibile nella quale oltre alle milanesi, anche la Juve, il Napoli e la Roma di Mourinho potranno dire la loro. La sconfitta di Udine non ridimensiona i giallorossi, idem il pareggio dei bianconeri a Firenze. Io spero che vinca l’Inter, ma non sarà facile".
Se la Serie A tornerà ai livelli di una volta: "Difficile perché adesso la Serie A, ma anche la Bundesliga, devono fare i conti con una Premier League che ha ricavi pazzeschi e che ha acquistato giocatori per oltre due miliardi. I club inglesi incassano molto di più dai diritti tv e hanno proprietà, come per esempio il City e il Chelsea, che spendono. Il gap tra noi e loro rischia di diventare sempre più marcato".
Se la Champions vinta dall'Inter nel 2010 continuerà ad essere l'ultima alzata al cielo da un'italiana: "La Champions è imprevedibile, lo sapete, ma i valori mi sembrano abbastanza delineati".
Su Ronaldo ai margini del Manchester United: "Mi dispiace. Secondo me doveva chiudere la carriera nel Real, idem Messi nel Barcellona: i giocatori simboli di una squadra non devono cambiare maglia. Purtroppo entrambi hanno scelto diversamente e non è bello ora che Ronaldo stia spesso a guardare". Champions, dove vedere Salisburgo-Milan in tv o in diretta streaming >>>
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