“Sull’Inter, c’è un una visione che fa rima con finzione. Facciamo finta che… Ma non è così. Sommer non vale Onana, Toloi sarebbe un mini-Skriniar, Frattesi è top però Brozovic di più, Thuram non promette gli stessi gol di Dzeko e Lukaku. E neppure di Dzeko o Lukaku… Cuadrado, anche se non piace ai nerazzurri duri e puri, darà qualcosa in più di Bellanova. Ecco l’unico upgrade. Però Inzaghi accontenta Zhang più giornalisti & tifosi dichiarando “scudetto e Champions”. Gli scrivono lui sì che è un interista vero. Evviva".
Sulla situazione della Juventus: Allegri, invece, viene accusato di non essere un vero juventino perché promette un posto nella prossima super Champions e poi si vedrà. Il discorso ha una sua spiegazione logica, che però si scontra con l’ideologia “no Max” e #allegriout. Anche con una maggiore disponibilità di Vlahović e Chiesa, la Juve diventa superiore a quello dell’anno scorso solo se Weah fa meglio di Cuadrado (e non è scontato), se torna l’atteso Pogba e se Rovella non fa rimpiangere Paredes (questo sì che è scontato). La Juve obbligata a vincere vale è ideologia, non logica”.
Sulla situazione del Milan: Il Milan è la squadra che più incuriosisce in prospettiva. Ha preso cinque giocatori importanti. Se almeno tre di questi saranno titolari, con un rendimento all’altezza, Pioli tornerà “on fire” a lottare per lo scudetto. Perché con i nuovi acquisti avrà ben rimpiazzato Kessie, Ibra e Tonali: quelli dello scudetto. È logica. Non ideologia”. LEGGI ANCHE: Milan, ecco lo stipendio di Chukwueze >>>
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