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INTERVISTE

Sacchi: “Juve-Inter? Partita degli Anni 60. Sul Milan di Pioli …”

Intervista Sacchi Juventus Inter AC Milan

Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan, ha parlato di Juventus-Inter di ieri sera all'Allianz Stadium, ma anche dei rossoneri primi in Serie A

Daniele Triolo

Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan per quattro stagioni dal 1987 al 1991 e, successivamente, nel 1997, ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ha parlato di Juventus-Inter 0-1 di ieri sera all'Allianz Stadium, ma anche dei rossoneri, del Napoli e della lotta Scudetto. Queste le sue dichiarazioni integrali.

Su Juve-Inter: "Spero che questa partita non venga trasmessa all’estero, perché il calcio italiano ci fa una gran brutta figura. Zero spettacolo, tanti falli, tante sceneggiate, poca sportività. Ma vogliamo capire che, se si gioca bene, a parità di valori tecnici si vince? Vogliamo metterci in testa che il pubblico ha voglia di divertirsi e non di vedere delle sfide che assomigliano alle lotte dei gladiatori di duemila anni fa? A tratti mi è sembrato di assistere a una partita degli anni Sessanta".

Arrigo Sacchi

Sulla Juve meglio dell'Inter nel gioco: "In avvio del primo tempo, sì. I bianconeri hanno provato a verticalizzare su Dušan Vlahović, che ha ottimi tempi di smarcamento, però sono sempre state improvvisazioni. L’Inter, invece, mi è sembrata timorosa, molto chiusa. Massimiliano Allegri e Simone Inzaghi sono due bravissimi tattici che aspettano l’errore dell’avversario o l’exploit del singolo per colpire. In questo caso i nerazzurri hanno sfruttato questa idea di calcio che a me non appartiene. Io credo che il calcio sia bellezza, divertimento, organizzazione, sacrificio, armonio. In Juve-Inter non ho visto nulla di tutto questo e mi dispiace perché sono le due squadre italiane che più hanno speso sul mercato e, di conseguenza, dovrebbero essere quelle più forti”.

Sulla Juventus fuori dalla corsa Scudetto: "Direi di sì. Loro hanno subito una bruttissima sconfitta in Champions League contro il Villarreal e quelle sono batoste che ci si porta dietro per un bel po’ di tempo, anche se magari neanche te ne accorgi. I risultati negativi lavorano nella mente dei giocatori e rischiano di logorarla".

Sull'Inter di Inzaghi: "L’Inter è andata in tilt nel secondo tempo del derby contro il Milan e ha infilato una serie di prestazioni negative. Adesso è una squadra che sta cercando di ritrovarsi dopo un periodo di smarrimento. Sia la Juve sia l’Inter, per quello che ho visto, non mi sembrano al massimo della condizione. Magari questa vittoria può dare ai nerazzurri quelle energie necessarie per giocarsi al maglio lo sprint finale, ma io continuo a pensare che il miglior carburante sia sempre il gioco. Basta dire sempre: conta solo vincere. No: conta giocare bene e, come conseguenza, c’è la vittoria".

Su cosa salva di questo Juventus-Inter: "Pochissimo. Nel secondo tempo c’è stata qualche trama in più, qualche tentativo. Ma alla lunga è stata una battaglia, non una partita di calcio. La bellezza non l’ho vista, il calcio non ha certamente vinto. Mi è parso che si fosse dentro un’arena e non in mezzo a un campo verde dove ci si doveva divertire giocando a pallone. Errori persino banali, passaggi elementari sbagliati. Dovremmo fare uno scatto in avanti, e invece continuo a vedere pressapochismo e arretratezza. Nel pomeriggio ho visto la partita del Tottenham, giocata a ritmi impressionanti. È così che si deve interpretare una sfida e soltanto seguendo questa strada tutto il calcio italiano potrà migliorare".

Sul Milan che deve rispondere stasera contro il Bologna: "Verissimo, ma non dimentichiamoci che il Milan, lo abbiamo detto mille volte, non è la più forte. È meritatamente in testa, però è una squadra giovane, le manca la necessaria esperienza e il calendario non l’aiuta. Certo che ora deve schiacciare sull’acceleratore, ma deve trovare quella maturità che garantisce continuità di prestazioni. Stefano Pioli sa che deve puntare soprattutto sul collettivo perché soltanto così facendo i singoli giocatori non si sentiranno mai soli e renderanno di più".

Sul Napoli lanciato nella volata dopo la vittoria di Bergamo: "Ha disputato una grandissima partita a Bergamo contro l’Atalanta. Mi ha impressionato per il ritmo, cosa che ad esempio non ho visto in Juve-Inter, per le idee e per le prove di due elementi in particolare: Stanislav Lobotka e il giovane Alessandro Zanoli. Entrambi da applausi. Il Napoli ha giocato come una squadra, ora deve dimostrare di avere sempre questa qualità che è fondamentale nella lotta per lo Scudetto. Questo finale di stagione sarà uno sprint lunghissimo e molto incerto, e mi auguro che l’incertezza sia direttamente proporzionale alla bellezza delle partite". Ibra si ritira? Il Milan prenota il sostituto! Le ultime news di mercato >>>

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