Questa sera il Milan affronterà a 'San Siro' la Roma. La gara sarà valida per la 17^ giornata del campionato di Serie A e verrà disputata a partire dalle 20.45. In merito al match di stasera, 'La Gazzetta dello Sport' ha intervistato Arrigo Sacchi. Queste le dichiarazioni dell'ex allenatore rossonero.
MILAN-ROMA
Sacchi: “Milan, ecco come si batte la Roma. E lo scudetto è possibile”
Sul tipo di partita che dovrà essere: "Queste sono partite nelle quali devi avere il dominio del gioco. Se hai il dominio, cresce l’autostima e crolla quella dei tuoi rivali. E poi è necessario che il ritmo sia sempre molto alto".
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Su Milan-Roma: "Una squadra prevalentemente tattica, la Roma, contro un collettivo, il Milan. Se i rossoneri dimostrano di essere davvero un collettivo organizzato, avranno sempre più uomini nella zona della palla. E avranno il dominio: un vantaggio non da poco".
Sacchi su come si affronta la Roma: "I giallorossi puntano sulla forza, sul contropiede e sul singolo. Per metterli in difficoltà bisogna essere più squadra di loro. Mourinho li schiera con tre centrali e due esterni, quindi hanno cinque giocatori difensivi. Ciò significa che il Milan, con un centravanti e due ali, avrà superiorità in mezzo al campo. L’importante è che la squadra sia racchiusa in venti-venticinque metri al massimo, così privilegiano la sinergia, la comunicazione e collaborazione tra i reparti".
Su cosa fare quando la Roma avrà il pallone: "Pressing, pressing, pressing. Sempre i tempi e le distanze giusti. Non esiste altra medicina. L’importante è non far giocare la Roma liberamente. Fondamentale, però, quando si attacca, prestare sempre attenzione ai posizionamenti: se si perde il pallone, non si può concedere loro il contropiede, perché sono rapidi e hanno elementi pericolosi come Dybala che può sempre inventare qualcosa. Il trucco è imporre il proprio gioco anche quando il pallone ce l’ha la Roma".
Su come dovrà lavorare il Milan: "Con il pressing, appunto. I ragazzi di Pioli devono essere bravi a muoversi per far sì che il pallone vada dove desiderano loro, ad esempio sull’esterno che è una zona più facile da controllare. In questo modo si toglie sicurezza all’avversario ed è più facile recuperare la sfera. Certo, sarà fondamentale il lavoro dei tre attaccanti che avranno il compito di alzarsi in pressing e di indirizzare il gioco dei difensori della Roma".
Sacchi sui pericoli: "Dal contropiede e dalle palle inattive. La Roma non è un collettivo, fa catenaccio, si difende anche con undici giocatori, però ha elementi veloci nel ribaltamento dell’azione e ha prestanza fisica: in area di rigore rossonera, massima attenzione e marcature strette".
Sul Milan: "Come ho detto: squadra corta, pallone rasoterra, passaggi veloci e, possibilmente, in verticale. I giocatori devono sempre avere almeno due o tre soluzioni: se Giroud viene incontro, ad esempio, Leao deve buttarsi nello spazio e un altro deve affiancare il portatore per un eventuale cambio di gioco. Il movimento senza palla, nel calcio di oggi, è fondamentale. Guai a chi sta fermo ad aspettare il “passaggino” sui piedi: gli avversari sono già posizionati, ti mangiano".
Sacchi su come va attaccata la Roma: "I cross vanno bene, perché c’è Giroud là in mezzo. Però i centrali della Roma sono alti e non fanno complimenti. Cercherei di variare le azioni, e il Milan ne ha le possibilità. Un uno-due al limite dell’area, tra il trequartista e il centravanti, ad esempio, è spesso un grimaldello per aprire le difese".
Se il Milan dovrà spingere di più a sinistra o a destra: "Il Milan a sinistra ha una coppia formidabile: Theo Hernandez e Leao, se in giornata, sono fenomenali. Ma tutta la squadra deve mostrarsi compatta e lavorare per arrivare velocemente alla conclusione. Il possesso dev’essere rapido, non orizzontale. E per fare ciò è necessario che i rossoneri si muovano negli spazi, tutti e undici, perché in Italia ci sono pochissime squadre che si muovono simultaneamente in undici. Tocchi veloci, rasoterra, attacchi nelle zone sguarnite così da costringere gli avversari a spostarsi dalle loro posizioni".
Se lo scudetto è ancora possibile: "Certamente sì. L’importante è che il Milan abbia sempre più fiducia in se stesso e creda in ciò che sta facendo. La strada verso il successo è chiara: diventare un collettivo, tutti uniti da un filo invisibile che è il gioco". Ecco come e dove vedere Milan-Roma in tv e in diretta streaming.
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