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Arrigo Sacchi (ex allenatore AC Milan) ha parlato a 'La Gazzetta dello Sport' dei rossoneri | Milan News (Getty Images)
Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan per quattro stagioni tra il 1987 e il 1991 e, successivamente, nel 1997, ha parlato del momento dei rossoneri in un'esclusiva per 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco le sue dichiarazioni.
Sull'annata del Milan: "Il Milan a mio avviso sta facendo un'ottima stagione. Se guardiamo agli investimenti fatti sul mercato, che sono stati pochi perché la priorità è stata data giustamente al bilancio, e al gruppo di giocatori in generale, mi sento di dire che il Milan sta andando oltre le aspettative".
Sui mugugni dei tifosi per il pareggio in Milan-Udinese: "Capisco il loro stato d'animo, ma devono essere contenti del lavoro della società e di quello della squadra. Sta facendo il massimo. Ha puntato sui giovani per abbassare i costi, e con i giovani, si sa, si semina molto e si raccoglie poco".
Sul perché il Milan si sia incartato: "Il Milan soffre molto gli avversari 'muscolari' come l'Udinese. Basa la manovra sulla rapidità, ma fa fatica a recuperare il pallone con il pressing perché, adesso, le distanze tra i reparti non sono corrette. Contro l'Udinese non ha fatto una grande prestazione, è vero, ma ripeto: sono inconvenienti che, quando hai una squadra giovane, sono all'ordine del giorno".
Su come può uscire il Milan dal suo momento no: "Stefano Pioli è un allenatore che è migliorato tantissimo e che sa cogliere benissimo le situazioni che si determinano all'interno del gruppo. Con i giovani è facile passare dalla depressione all'esaltazione. Adesso il gioco non ha la qualità che aveva all'inizio della stagione, ma nulla vieta che si possa ritornare a quel livello. Non mi stupirei di un'improvvisa inversione di rotta. E comunque sia ben chiara una cosa: se il Milan vincesse lo Scudetto, sarebbe un'impresa storica. Io credo che ce la possa fare, magari partendo da una grande prestazione nel derby di Coppa Italia. L'importante è che tutti si ricordino sempre che la loro forza è la squadra, non il singolo. Se si muovono 'da squadra' possono far male a chiunque".
Sul derby Milan-Inter di Coppa Italia: "Non so se vedremo una bella partita. C'è troppa tensione, troppa stanchezza nei giocatori. E sia il Milan sia l'Inter vengono da risultati non positivi in campionato. Può essere che prevalga l'attenzione a non subire. Anche se io penso, e ho sempre pensato, che la miglior difesa sia l'attacco. Perché ti fa essere ottimista e fiducioso nei tuoi mezzi". Milan, 30 milioni per un top player: le ultime news di mercato >>>
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