Arrigo Sacchi, ex tecnico del Milan, ha parlato di Stefano Pioli, attuale allenatore rossonero, in esclusiva ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport'. "Lo conosco da tanto tempo e devo ammettere che mi stupisce: Pioli migliora sempre di più. Si vede che studia, che si impegna, che lavora con metodo", ha esordito Sacchi.
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Sacchi: “Pioli in crescita. E può fare un ulteriore salto di qualità”
Arrigo Sacchi, ex tecnico del Milan, ha parlato di Stefano Pioli, attuale allenatore rossonero e delle sue ambizioni stagionali
"E i risultati del Milan, per molti aspetti sorprendenti, gli danno ragione. Ha dimostrato di saper lavorare con i giovani, di saperli motivare e di trasformare il loro entusiasmo in un gioco a tratti brillante - ha detto ancora Sacchi su Pioli -. Mi sembra che sia un allenatore in costante crescita".
"Credo che la presenza di Paolo Maldini sia stata determinante in questo percorso - ha proseguito il 'Profeta di Fusignano' -. Lo ha aiutato ad avere più coraggio e più sicurezza nei propri mezzi. Pratica già un calcio europeo, cerca il dominio del campo, con un gruppo di giovani ha messo in difficoltà il Manchester United che è arrivato in finale di Europa League".
Sacchi ha poi incalzato, rendendo merito al lavoro di Pioli. "Franck Kessié e Davide Calabria erano fischiati dal pubblico ed ora sono diventati degli idoli: significa che Pioli con loro, e non soltanto con loro, ha fatto un ottimo lavoro. Nel Milan tutti hanno dato il meglio, nella passata stagione, e questo è un merito che va dato all'allenatore".
Sacchi, quindi, ha sottolineato cosa manchi ancora a Pioli per diventare un top. "Si tratta di compiere un ulteriore salto di qualità, mantenendo sempre ben chiaro l'obiettivo: il gioco. Quando c'è quello, tutti i ragazzi si sentono più sicuri, ottimisti, possono addirittura andare oltre i propri limiti".
"L'eventuale deficit tecnico - ha concluso l'ex Commissario Tecnico della Nazionale Italiana - si colma con l'entusiasmo, lo spirito di squadra, con la freschezza atletica". Calabria ha parlato di Donnarumma, Calhanoglu e Kessié >>>
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