Arrigo Sacchi, ex allenatore rossonero, ha commentato la sconfitta del Milan (2-3) in casa dello ZTE a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Queste le dichiarazioni del 'Profeta di Fusignano'. «Dare giudizi nel precampionato equivale a sbagliare, perché non si conoscono i carichi di lavoro cui è stata sottoposta una squadra. Chi ha giocatori più pesanti va in forma più tardi. Una cosa è certa: se lavori molto in questo periodo, e si deve farlo per immagazzinare energie, alla fine paghi. E magari perdi».
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Sacchi: “Milan, in Ungheria hai perso perché non hai fatto pressing”
Più nello specifico, su ZTE-Milan, Sacchi ha detto: «Gli altri aggredivano e facevano pressing, i rossoneri indietreggiavano. Nella prima mezz’ora non c’è stata partita. Però ripeto quello che ho detto all’inizio: non si possono dare giudizi definitivi dopo un’amichevole di luglio. Semmai ho notato che il Milan non ha fatto pressing. D’altronde in Italia lo fanno bene soltanto l’Atalanta, il Verona e il Torino. Nel calcio moderno, se non aggredisci, sei fritto in padella».
«Diciamo subito che nella formazione iniziale c’erano molte riserve - ha poi proseguito Sacchi parlando del Milan alla 'rosea' -. Ho notato che la squadra si allunga troppo. Oggi bisogna che i giocatori formino un blocco in costante movimento: pronti ad attaccare e a difendere insieme. Al massimo la lunghezza della squadra deve essere di 30 metri, sennò si perdono le connessioni tra i reparti».
Infine, sulle possibili preoccupazioni per i tifosi rossoneri, Sacchi ha concluso: «Direi di no, è molto presto. Pian piano i giocatori entreranno in forma e troveranno anche il giusto sistema di gioco. In generale, mi piace che le nostre squadre si misurino con rivali stranieri, così vedono che tipo di calcio si fa all’estero. Velocità, pressing, movimento costante». Milan, due alternative per la trequarti. Le ultime news di mercato >>>
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