Sugli ultimi anni del nuovo arrivato: “Tornerà quello visto nel 2019, con il Chelsea di Sarri. É un giocatore fisico, tecnico e che sa segnare. Già all’epoca aveva grandi doti nel dribbling e nel palleggio. Saltava l’uomo con facilità e rischiava spesso, prendendosi anche qualche rimprovero. ‘Tranquillo mister, il pallone non lo perdo’, diceva. E infatti ricordo pochissimi errori in fase di impostazione. Altra qualità i filtranti. Loftus è uno a cui piace regalare l’assist vincente. E poi è un giocatore duttile. Come mezzala rende al massimo, ma può fare anche l’interno o il trequartista. Ricorda molto Yaya Touré, oppure Pogba. A centrocampo ama dominare il gioco con tecnica e fisicità”.
Un ultimo aneddoto: “Quando eravamo sull’autobus, diretti al centro sportivo del Chelsea, parlavamo spesso dei nostri obiettivi e di quello che avremmo voluto fare. Sognavamo il debutto in prima squadra e la vittoria della Premier. Ruben è sempre stato molto determinato, sicuro delle sue qualità, e nonostante anni pieni di infortuni riuscirà ad imporsi anche al Milan. Ribadisco: segnerà molto, è un grande colpo”. LEGGI ANCHE: Milan, ruolo e skills dell'obiettivo Estève >>>
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