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Sammut: “Milan, con Loftus-Cheek hai fatto un affare. E su Tomori…”

Fabio Barera Redattore 

Ruben Sammut, ex calciatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito a Ruben Loftus-Cheek e Fikayo Tomori, giocatori del Milan

Ruben Sammut, ex giocatore delle giovanili del Chelsea, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport', soffermandosi in modo particolare su Ruben Loftus-Cheek e Fikayo Tomori, giocatori del Milan che lui ha avuto come compagni nei Blues. Di seguito le sue parole a riguardo.

Le parole di Ruben Sammut su Ruben Loftus-Cheek e Fikayo Tomori

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Su Loftus-Cheek“Io e Ruben siamo cresciuti nel Kent. Abbiamo condiviso lo stesso autobus dozzine di volte durante i campi estivi dell’Academy. L’ho sempre ammirato. Ero uno di quelli che spesso si fermava a guardarlo mentre si allenava, pronosticandogli un futuro in prima squadra. Aveva già tutto – la corsa, il tiro, la qualità – ma spiccava per la mentalità vincente. Il Milan ha fatto un grande affare”.

Su com’erano lui e Tomori: “Ruben era sempre molto gentile verso i giocatori più giovani. Ci aiutava a migliorare, scherzava con noi. Lui e Tomori erano i leader dello spogliatoio. Ancora oggi mi piace ricordare Fik come “the genius”, il genio. A scuola era una macchina, aveva 10 in tutte le materie nonostante gli allenamenti e le trasferte. Ruben invece a scuola non era un fenomeno, ma alla fine riusciva sempre a portare a casa il risultato. Certo, meglio in campo”.

Su qualche aneddoto: “Abbiamo giocato insieme per un paio d’anni. Quel Chelsea era fortissimo, una macchina. Ricordo ancora la finale del 2015 contro lo Shakhtar Donetsk. Vincemmo 3-2, gli ucraini accorciarono le distanze a pochi minuti dalla fine e ci fu un po’ di nervosismo. Quel giorno rimasi in panchina tutta la partita, ma fu emozionante festeggiare con gli amici di una vita, quelli con cui abbiamo passato intere estati a fantasticare su dove avremmo giocato. Loftus-Cheek, Tomori e Abraham hanno realizzato anche il mio sogno”.


Sugli ultimi anni del nuovo arrivato“Tornerà quello visto nel 2019, con il Chelsea di Sarri. É un giocatore fisico, tecnico e che sa segnare. Già all’epoca aveva grandi doti nel dribbling e nel palleggio. Saltava l’uomo con facilità e rischiava spesso, prendendosi anche qualche rimprovero. ‘Tranquillo mister, il pallone non lo perdo’, diceva. E infatti ricordo pochissimi errori in fase di impostazione. Altra qualità i filtranti. Loftus è uno a cui piace regalare l’assist vincente. E poi è un giocatore duttile. Come mezzala rende al massimo, ma può fare anche l’interno o il trequartista. Ricorda molto Yaya Touré, oppure Pogba. A centrocampo ama dominare il gioco con tecnica e fisicità”.

Un ultimo aneddoto: “Quando eravamo sull’autobus, diretti al centro sportivo del Chelsea, parlavamo spesso dei nostri obiettivi e di quello che avremmo voluto fare. Sognavamo il debutto in prima squadra e la vittoria della Premier. Ruben è sempre stato molto determinato, sicuro delle sue qualità, e nonostante anni pieni di infortuni riuscirà ad imporsi anche al Milan. Ribadisco: segnerà molto, è un grande colpo”. LEGGI ANCHE: Milan, ruolo e skills dell'obiettivo Estève >>>