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Santoni: “Botman sarebbe un colpo per il Milan: sembra de Vrij”

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Michele Santoni, match analyst dell'Ajax dal 2009 al 2014, ha visto crescere Sven Botman, obiettivo di calciomercato del Milan: ne parla così

Daniele Triolo

Michele Santoni, match analyst e scout dell'Ajax per cinque stagioni, dal 2009 al 2014, ha visto crescere Sven Botman, obiettivo di calciomercato del Milan. L'attuale allenatore del Dordrecht, seconda divisione olandese, ha parlato del centrale oggi in forza al Lille, valutato 30 milioni di euro e nei desideri di Paolo Maldini e Frederic Massara. Queste le dichiarazioni rilasciate da Santoni su Botman in esclusiva per 'La Gazzetta dello Sport'.

Su Botman: "È un vincente, un giocatore da Milano. Costa trenta milioni? Li vale tutti, senza dubbio. Ha 21 anni e ha vinto la Ligue 1 da titolare, un campionato dove il PSG spende il triplo degli altri e domina. In più è mancino, un aspetto che non va sottovalutato. Lo vedrei bene in coppia con Fikayo Tomori”.

Sulla possibile coppia Tomori-Botman nel Milan: “Si completano. L’inglese è veloce nell’uno contro e negli spazi aperti, Botman è uno che non perde un duello aereo. Un marcatore vero. Il mio vice a Dordrecht l’ha allenato nelle giovanili dell’Ajax, e la prima cosa che mi dice quando ne parla è che è un vincente. Uno che non molla mai, tosto e solido”.

Sulla velocità di Botman come difetto principale: “È un difetto, sì. Forse è per questo che l’Ajax l’ha lasciato andare presto, senza averlo mai fatto debuttare in prima squadra. Un caso più unico che raro quando si parla di giovani in quel club. Ha incassato una decina di milioni, ma con Erik ten Hag non avrebbe giocato”.

Su Botman 'chiuso' nell'Ajax di ten Hag: “È un allenatore da centrali veloci. Vuole gente che quando aggredisce ti mangia, non ti fa respirare. Sven aveva fatto un gran campionato all’Heerenveen, ma l’Ajax aveva già Lisandro Martínez, Daley Blind, Nicolas Tagliafico. Farsi un altro anno nella seconda squadra avrebbe avuto poco senso, così l’hanno venduto al Lille”.

Su Botman stellina nelle giovanili dei 'Lancieri': “Botman ha avuto la sfortuna di giocare all’epoca di Matthijs de Ligt, un anno più grande di lui. Tutti parlavano di quanto fosse forte, lo chiamavano già predestinato, ma resta un leader. Lo ricordo nell’Under 15. Non ha mai avuto paura di nessuno. Colpi di testa, contrasti, tackle. Ha un gran senso tattico”.

Sui miglioramenti che Botman potrebbe fare nella Serie A italiana: “Se dovesse firmare per il Milan, Stefano Pioli dovrebbe fargli un corso accelerato di difesa a zona. Non ho dubbi però: sarebbe un colpo”.

Su chi può ricordare Botman. “Stefan De Vrij. Stessi pregi e stesso modo di difendere. Sanno entrambi di non essere degli scattisti, quindi curano già la parte tattica”.

Su Botman che nella Nazionale olandese non trova posto in campo: “Tra lo stesso de Vrij, Virgil van Dijk e de Ligt è tosta trovare spazio. Potrebbe avere una chance con un allenatore fissato con i mancini sul centro sinistra. Come Botman fin qui non ce ne sono, ma resta difficile”. Vice Theo, ecco il profilo individuato dal Milan per il mercato estivo >>>

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