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Dejan Savicevic, ex calciatore del Milan (foto: Getty Images)
Dejan Savicevic, ex calciatore rossonero, ha parlato della numero 10 del Milan affidata a Brahim Diaz. Il 'Genio' non si mostra troppo esaltato dallo spagnolo e cambia subito discorso. Non mancano inoltre aneddoti e retroscena sul suo passato rossonero. Queste le dichiarazioni rilasciate a 'SportWeek': “Dovevo andare alla Juve, poi alla Roma, poi al Monaco in Francia. Poi è venuto Ariedo Braida, un grande dirigente, a Belgrado e ho firmato. È stato tutto veloce e facile”.
“Lui e Baresi erano i più grandi giocatori italiani dei miei tempi. Paolo adesso è un bravissimo dirigente, ha tanta esperienza, ha vinto il campionato. Ha il Milan dentro”.
“Non puoi dimenticare. Io sono presidente della federazione del Montenegro e tifoso del Milan. Ma un po’ meno di mio figlio Vlado. Sai, lui fa parte del Milan Club Podgorica, è andato a Reggio Emilia per la festa, in curva. Si è fatto le foto e le ha messe anche su Facebook. Io l’ho vista in tv, mi ha dato una grande gioia. Il merito è di Pioli. Per me è stato più bravo di Sacchi, Capello, Zaccheroni, Ancelotti, Allegri. Loro avevano tutti grandissimi campioni, lui aveva un giovane gruppo da modellare e aiutare. Ecco perché ha fatto l’impresa più grande”.
“La indossa Brahim Diaz, ma lasciamo perdere… Dico solo che Pioli ha gestito e utilizzato la squadra con grande capacità e umanità”.
“Il Milan mi ha dato molto, io forse potevo fare di più. Mi dispiace per la finale di Vienna nel 1995. Mi ero infortunato, magari giocavo contro l’Ajax e vincevamo. E per l’ultima stagione, quella del ritorno di Capello. È stata triste e brutta, poi Bergomi mi ha fatto male in un derby di Coppa Italia e non sono più stato bene. Berlusconi era innamorato di me, diceva che quando saltavo l’uomo lui saltava dalla poltrona. Oggi mi piacciono Leao e Hernandez, sono gli stranieri più bravi in assoluto”. Renato Sanches al Psg? Ecco il nome giovane dal Brasile: le ultime news di mercato sul Milan
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