Intervenuto ai microfoni del 'Corriere della Sera', Paolo Scaroni ha parlato del nuovo stadio del Milan. Queste le sue dichiarazioni: "Per noi il tempo è un valore. Abbiamo una tale urgenza di avere una struttura adeguata alle nostre ambizioni per cui il primo progetto che diventa fattibile sarà quello che ci attira di più. Parlo un attimo solo per il Milan: abbiamo vinto lo scudetto, abbiamo sistemato i conti, abbiamo intrapreso un percorso virtuoso e in questo lo stadio è un tassello fondamentale"
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Scaroni: “Necessitiamo di uno stadio adeguato alle nostre ambizioni”
"Da anni perseguiamo il progetto di San Siro, è sempre stata la nostra prima scelta", prosegue Scaroni. "L'abbiamo perseguita con caparbietà, investendo anche molto denaro, consci che un progetto di questa dimensione e in quella zona della città richiede un certo iter autorizzativo che ha tempi e modalità particolari, alcune delle quali non immaginavamo per la verità o pensavamo che potessero essere superate, però è chiaro che se ci sono norme vanno seguite. Nessuna sorpresa da questo punto di vista. Noi e l'Inter continuiamo con quel progetto (San Siro, ndr) e il nostro team ha incontrato proprio ieri il coordinatore del dibattito pubblico: abbiamo preso una società di consulenza che ci aiuta a prepararlo. Speriamo di concludere il dibattito pubblico, poi ci saranno i ricorsi al Tar: se tutto va bene entro fine anno potremmo avere concluso questa fase".
Sul progetto di Norman Foster che ha ideato l'intera area ex Falck per l'impianto del Milan, Scaroni ha concluso così: "Fa parte del master plan fatto dall'architetto Norman Foster che in quell'area aveva immaginato un piccolo Wembley. Ma vedremo, non abbiamo ancora deciso: noi siamo legati a Populous, poi abbiamo un nuovo azionista, Cardinale, che è un super esperto di stadi e quindi dirà la sua". Milan, le top news di oggi: Botman, Sanches e novità sullo stadio
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