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Serginho: “Discorsi, tensioni e follie: vi racconto tutto di Manchester”

Serginho in Milan-Juventus, finale di Champions League 2003 (credits: Getty Images)

Ricordi, anedotti e rivelazioni nelle dichiarazioni di Serginho, in diretta insieme a Dida dal profilo del Milan. Ecco cosa ha raccontato il terzino

Giacomo Giuffrida

NEWS MILAN - I ricordi di Manchester 2003, indimenticabile finale di Champions League vinta dal Milan ad Old Trafford contro la Juventus ai calci di rigore. Ne ha parlato Serginho, intervistato insieme a Dida nel profilo Facebook ufficiale del club rossonero. Ecco tutte le dichiarazioni del terzino sinistro brasiliano:

Il discorso pre-partita di Ancelotti: "La squadra aveva una concentrazione grande su quella finale, tutto l'anno avevamo il pensiero. Il mister ha detto poco nello spogliatoio, è stata una delle riunioni tecniche più veloci, noi brasiliani siamo più tranquilli, vediamo anche una finale come una normale partita di calcio. Vince chi ha meno tensione, noi eravamo preparati, c'erano campioni e giocatori pronti. Abbiamo sofferto poca pressione per questo e lo abbiamo dimostrato".

Le emozioni di Paolo Maldini: "Il Capitano era molto più attento nello spogliatoio, in campo, aveva tensione in più. In quella settimana aveva il desiderio di continuare la storia della famiglia Maldini. Quando ha alzato la coppa si vede che lascia andare completamente".

La sostituzione Pirlo-Serginho: "Il cambio con Pirlo è stato curioso, ma alla fine è andata molto bene. Io ero molto sicuro del rigore, del momento in cui dovevo tirare e per fortuna è andato tutto bene".

La scelta e la tensione dei rigoristi: "La tensione della finale è grande, io ero tranquillo e stavo bene. Durante la settimana ci siamo allenati molto sui rigori, c'era anche Pirlo, ma anche Kaladze li ha battuti bene in allenamento. Il mister aveva in mente già le 7-8 persone che dovevano calciare. E' stato deciso quello che lui aveva in mente. Se si fosse andato avanti ad oltranza i problemi sarebbero aumentati".

Serginho ha calciato il primo rigore: "Sono sempre stato rigorista. Il mio punto preferito è stata sempre la parte destra del portiere. Io già avevo in mente che volevo mettere la palla lì. Ho avuto la fortuna di fare il primo rigore, vi assicuro che è la responsabilità più grande. Ma anche Dida quando ha parato il primo rigore mi ha dato più tranquillità. Noi che eravamo a centrocampo eravamo molto tesi, la nostra energia andava a chi doveva tirare o parare. Lo meritavamo per quello che avevamo fatto negli anni precedenti".

La vittoria: "E' stata l'emozione più grande, dopo le partite contro Ajax e Inter. E' stato un film perfetto, dopo il rigore di Sheva abbiamo scaricato tutta la tensione. Vincere dopo tanti anni è stato bellissimo".

I festeggiamenti: "Gattuso e Pirlo alle 4 di notte giravano su un campo da golf con la maglia del Milan e giocavano a calcio. Eravamo in un momento di follia, non riuscivamo a dormire e siamo rimasti lì tutta la serata per capire quello che avevamo fatto".

Serginho sui tifosi: "Quando abbiamo visto la marea dei tifosi del Milan ci siamo resi conto dell'emozione che abbiamo trasmesso ai nostri tifosi. Quello è stato ancora più emozionante di tirare il rigore". Per leggere le ultime novità sul calciomercato Milan, clicca qui >>>

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