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Serie C, Marani durissimo contro le Under 23: ma ‘salva’ il Milan per un motivo

Fabio Barera Redattore 
Matteo Marani, presidente della Lega Pro, ha rilasciato alcune dichiarazioni contro le seconde squadre, facendo l'esempio del Milan

Matteo Marani, giornalista e presidente della Lega Pro, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di 'TuttoMercatoWeb', tuonando contro le seconde squadre, intese come formazioni Under 23, e facendo l'esempio del Milan Futuro. Ecco, dunque, le sue parole in merito.

Serie C, Marani tuona contro le seconde squadre: e fa l'esempio del Milan

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"Il tema Seconde Squadre va inquadrato bene, e va detto intanto che non sono state una scelta della Lega pro, ma della Federazione. Nel 2018 venivamo da una mancata partecipazione al Mondiale, e si doveva rispondere a una difficoltà del sistema. E così, in situazione di commissariamento, Billy Costacurta, allora vice del Commissario Straordinario Fabbricini, le propose. La Lega Pro dette la disponibilità a ospitarle, in un sistema dove ognuno pensa al suo orticello. Fu spiegato che il livello delle U23 era da Serie C, ed effettivamente sul campo si è visto".

"Poi, per cinque anni non è successo nulla, il progetto rimase fermo. Ma due anni fa parlai con Percassi che mi espresse la volontà di creare la Seconda Squadra. E così il progetto è ripartito, tanto che il Milan si è reso conto che c’è un oggettivo riscontro. Nella Spagna campione d’Europa, dei 26 convocati all’ultimo Europeo in 20 venivano dalle Seconde Squadre".

"In Italia non è detto funzionino, ma è un tentativo che si è voluto fare. L'effetto si capirà però tra 4-5 anni, non può essere immediato. A ogni modo, ci sono regole chiare, come quello delle divisione tra i gironi, che ha ovviamente portato a malumori e critiche, ma da subito si disse che le regole cui dovevano attenersi le U23 erano quelle della C, tanto che questo anno abbiamo ottenuto che ai playoff ci siano solo calciatori militanti effettivamente della Seconda Squadra e non siano ammessi coloro che scendono dalla prima squadra: sì alla formazione, no alla competizione".


"Se una U23 deve competere per vincere, perde il senso del progetto. Chiarisco poi che non saranno ammessi i sovrannumero, la C ha una sua regolarità e non va alterata; non solo, in caso di retrocessione, le Seconde Squadre rimangono nello slot delle Seconde Squadre in caso di riammissioni e/o ripescaggi, non prendono il posto di altri club retrocessi o delle formazione di Serie D". LEGGI ANCHE: Milan, Bennacer per Koné: ne vale la pena? Adli e il problema cessione >>>