03:57 min

news milan

Shevchenko: “Superlega? Così si distrugge il calcio” | News

Salvatore Cantone

Andrij Shevchenko, ex attaccante del Milan, ora commissario tecnico dell'Ucraina, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Repubblica

Andrij Shevchenko, ex attaccante del Milan, ora commissario tecnico dell'Ucraina, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Repubblica. Shevchenko si racconta, presentando il suo libro "Forza gentile". Ecco un estratto con le sue dichiarazioni: "Che cosa penso della Superlega? Così si distrugge il calcio, la tradizione. La formula che hanno inventato non l'ho capita. Come ha detto Guardiola non ha senso creare un torneo in cui rimani sempre. E' un progetto presentato malissimo, distruggerebbe Paesi come il mio e tanti altri in cui sono nati grandi talenti. E sarebbe un danno verso la cultura del calcio. Il modello della Champions è stato modificato nel tempo, ma dà a tutti la possibilità di partecipare".

Sul rigore contro la Juventus: "Il mio manifesto, la mia più grande vittoria. La cosa più difficile è non cambiare idea nei 50 metri dalla metà campo al dischetto"

A chi darebbe oggi il Pallone D'Oro: "Mbappe. E' troppo più forte. E' imprendibile, a sinistra, a destra e in area, fiuta gli spazi. Ha rapidità, dinamismo, attira l'avversario, ha la scintilla, è elegante. E' migliorerà, ha sentito presto l'inno della Champions".

Sul fuorigioco: "Per me si deve basare sul baricentro del calciatore, dal ginocchio al petto. Lasciamo stare i piedi: è fuorigioco se il baricentro è in fuorigioco, altrimenti no"

Sul Milan fuori dalla Champions da 7 anni: "Dieci anni fa avrei detto che era impossibile, ma tante cose sono successe, a cominciare dalla vendita di Silvio Berlusconi. Spero per i tifosi che l'assenza sia finita"

Su Maldini: "Ci sentiamo spesso. Il suo lavoro da direttore tecnico è ottimo. La competitività nel calcio italiano è alta: l'Inter ha fatto la differenza perchè la Juventus è calata. E' un campionato equilibratissimo". Intanto il Milan pensa a un talento in difesa. Ecco di chi si tratta.