Sulle parole di Gerry Cardinale: "L'ho ascoltato anche io. Loro sono molto più ottimisti di noi. Noi abbiamo il dovere di essere più calmi e studiare bene il progetto perché ci sono degli aspetti che vanno approfonditi. Soprattutto in tema di viabilità. Capisco la società Milan che corre avanti con entusiasmo, ma noi dobbiamo essere più tranquilli".
Sulla presa di posizione contro San Siro: "Non me lo aspettavo, lasciarsi scappare le due squadre di Milano per Milano non sarebbe una cosa positiva. So che a livello di amministrazione si sono creati due schieramenti. Quello che non voleva il progetto poi ha preso il sopravvento. Adesso l'amministrazione di Milano si trova in difficoltà, e li capisco. Però è anche vero che due società private le puoi in qualche modo convincere? No. Indirizzare? No. Perché poi alla fine chi decidono sono loro. E tutto sommato le due società hanno superato la possibilità di giocare nello stesso stadio perché è chiaro che, se dividessero lo stadio, anche i ricavi sarebbero divisi a metà. Le due società stanno facendo i conti, e dicono 'meglio avere uno stadio di proprietà per una sola squadra'. Poi magari rimarrà in piedi San Siro e ci andrà una squadra. So che si parla di Rozzano per l'Inter quindi siamo un po' sullo stesso piano. Però non è detto che Milano non possa ancora avere lo stadio, non sono così convinto. Per me una delle due potrebbe rimanere, ma è solo una sensazione".
Sulle possibilità concrete di un nuovo stadio del Milan a San Donato: "Non lo so. Ci sono delle buone possibilità. Penso sia una buona opportunità per San Donato e di questo sono convinto. Aspettiamo, lavoriamo e poi vediamo". LEGGI ANCHE: Milan, Morelli: "Con la Juventus la partita della concentrazione" >>>
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