"Ci sono parecchi temi che vanno affrontati"
—Sui temi: "Noi non mettiamo paletti, l'impianto di San Siro è un impianto datato e di conseguenza ci sono delle cose che non possono non essere affrontate. Si è parlato di accessibilità, dove oggi accedere a San Siro non è così semplice soprattutto per persone con disabilità. Si è parlato di corporate hospitality, visto che oggi abbiamo solo il 3% di hospitality rispetto alla media degli stadi europei che è del 18%. Dobbiamo pensare a come dare dei servizi al secondo e al terzo anello, oggi completamente assenti, e quando parlo di servizi intendo bar e anche possibilità di ristoro. Ci sono parecchi temi che vanno affrontati. Se tutti questi saranno adottati nel piano di Webuild lo vedremo da qui a giugno".
Su WeBuild: "A questo punto dovremo attendere l'analisi di Webuild, poi capire che tipo di intervento sarà. È chiaro che da qui al 2026 probabilmente, se gli interventi si potranno fare, saranno minimali e quindi non ci saranno problemi per garantire la cerimonia nel febbraio 2026. I lavori partiranno dopo? Molto probabilmente sì".
Sulle proposte: "Dipende dagli interventi che verranno proposti. Interventi minimali non potranno garantire il livello di ricavi attesi, interventi più strutturali potranno farci avvicinare alle aspettative che riteniamo più idonee" ha concluso. LEGGI ANCHE: Milan, nuovo ruolo per Bonera? I rossoneri pensano a lui per... >>>
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