Sui prossimi passi per San Siro: "Settimana prossima inviterò allo stesso tavolo Milan, Inter e WeBuild per verificare le esigenze dei club. Se il Milan non si presenta? Guardi, non voglio cercare polemiche, ma le mie perplessità su San Donato persistono,non è un progetto facile. Il Sindaco di San Donato dice che lo stadio sarà pronto nel 2028, ma per mia esperienza dico che è impossibile. Tra l’altro le squadre hanno un contratto d’affitto che scade a giugno del 2030, quindi uno può avere tutte le idee che vuole ma deve essere certo di avere uno stadio entro quella data".
Sulla forza economica del Milan: "Cardinale sa di cosa parla, ma in un’ottica americana che è francamente ottimistica. Le società non sono patrimonializzate, se uno chiede un prestito a una banca o a un fondo non può dare granché in garanzia e quindi i tassi d’interesse sarebbero altissimi. Fare i conti in tasca agli altri è sbagliato, ma da esperto di finanza, più che da Sindaco, mi sembrano tempi difficili per un investimento così elevato".
Su una previsione: "Convincere Milan e Inter a restare a San Siro? È complicato, ma penso che ci riuscirò. Tempistiche? Settimana prossima ci sarà questo tavolo e chiederò a WeBuild di consegnarmi uno studio entro giugno. A Milan e Inter chiederò di non tenere più i piedi in due scarpe. Voglio una risposta, dentro o fuori, entro giugno". LEGGI ANCHE: Lazio-Milan, Zazzaroni contro Di Bello: rigore, espulsioni e non solo
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