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Strakosha (GettyImages)
In una lunga intervista concessa ai microfoni di sport24.gr, l'attuale portiere del Brentford Thomas Strakosha, divenuto celebre per le sue prestazioni con la maglia della Lazio, ha raccontato alcuni retroscena in merito al suo esordio contro il Milan. L'estremo difensore albanese ha spiegato come abbia scoperto all'ultimo di essere il titolare in quella partita e quindi di come non abbia fatto in tempo a preoccuparsi. Di seguito le sue parole.
"Non dimenticherò mai il mio esordio nella partita contro il Milan. Non ho avuto tempo di preoccuparmi perché l'ho scoperto all'ultimo minuto. Un giornalista ha preso mio padre e ha detto 'Dove guarderai la partita visto che gioca tuo figlio?' e mio padre dice 'Cosa fa mio figlio?'. Mi chiama per vedere se so qualcosa, ha visto che non ne avevo idea quindi non mi ha detto niente. Ad un certo punto, 3-4 ore prima della partita, il compagno di squadra con cui condividevo la stanza mi dice 'Bello oggi eh? È il tuo debutto'. Mi sono chiesto e dico 'Il mio debutto? Come fa a saperlo lui e io no?'. E lì comincio a mettere insieme i pezzi del puzzle, perché effettivamente il primo portiere della squadra era dolorante e non aveva fatto l'allenamento mattutino, ma io non ci avevo fatto caso. Ero anche terzo, quindi anche se non avesse giocato lui non sarei entrato, c'era il secondo che era anche nella nazionale croata. Così poco prima della partita Inzaghi ci dice 'Il secondo e il terzo, state pronti', non aveva ancora deciso. Marchetti mi manda anche un messaggio 'Non ti preoccupare affatto, giocherai tu, in bocca al lupo'. Quindi non c'era tempo per stressarsi. C'era così tanta adrenalina ed eccitazione. Pensavo fosse arrivata la mia occasione, ora non posso stressarmi, devo dimostrare. È andato tutto bene, sono uscito anche MVP in gara". Milan, il vice Bennacer arriva dalla Ligue 1 >>>
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